Il Gran Premio del Qatar si è concluso con un mesto ottavo posto per Pedro Acosta. La modifica alla sua KTM non ha dato buon esito.
La domenica di Lusail ha offerto spunti molto interessanti, regalandoci la gara più bella ed accesa di questo avvio di stagione in MotoGP. Ancora una volta, a passare per primo sotto la bandiera a scacchi è stato Marc Marquez sulla Ducati, alla terza affermazione su quattro gare. Un eroico Maverick Vinales aveva chiuso secondo sulla KTM, seguito da Pecco Bagnaia, mentre Pedro Acosta, sulla medesima moto dell’ex Aprilia, non era andato oltre un modesto nono posto, dopo aver mostrato un ritmo gara non all’altezza dei primi.
Purtroppo per la casa di Mattighofen ed il team Tech3, a Vinales è stata comminata una penalizzazione di 16″ per una pressione delle gomme irregolare, che ha portato Franco Morbidelli ad essere promosso sul podio. Anche Acosta ne ha approfittato salendo in ottava piazza, ma tutto ciò non toglie nulla alla spettacolare prova di Maverick, il primo quest’anno a sfidare le Ducati ed a menare a lungo le danze. Per il giovane talento di Mazarron si è trattato di un altro week-end molto deludente, ed anche una modifica al set-up non ha portato i risultati sperati.
Il Gran Premio del Qatar si è dunque concluso con un’amara ottava posizione per Pedro Acosta, che è stato promosso dal nono posto grazie alla penalità di Maverick Vinales, che era stato nettamente più veloce del classe 2004 nella sfida in casa KTM. In un’intervista pubblicata sul sito web “Todocircuito.com“, Pedro ha rivelato che sulla sua RC16 è stato effettuato un esperimento ergonomico, con l’obiettivo di arretrare il più possibile la posizione di guida del pilota, copiando quanto fatto con Vinales. Tuttavia, Pedro ha avuto problemi fisici alle braccia, e ciò gli ha impedito di spingere al massimo e di lottare per posizioni più importanti.
Ecco la spiegazione di Acosta dopo la fine della gara in Qatar: “Volevamo mettere più peso dietro alla moto, come a replicare la posizione naturale di Maverick. Per farlo abbiamo cambiato il supporto del serbatoio, spostando tutto all’indietro, ma tutto ciò ha sconvolto i nostri piani in gara, dal settimo giro in avanti. In quel momento, ho iniziato a sentire dello spin, sono andato all’indietro ed i semimanubri erano troppo lontani rispetto al solito. Non ho le braccia molto lunghe. Alla fine, per una questione ergonomica, la gara è andata male“.
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