La donna che vive in una vecchia Smart: la storia da non credere

Non tutti sono fortunati da dormire in un letto. Per molti la soluzione è un’automobile, ma la Smart è teoricamente il posto peggiore per accamparsi.

Come si possa arrivare a vivere in una Smart non ci è dato saperlo. La Smart Fortwo è una city car di segmento A, realizzata nel 1998 dalla Smart, da una joint-venture tra la fabbrica svizzera di orologi Swatch e la Casa tedesca Mercedes-Benz. Inizialmente Smart costituiva il nome (e il marchio) del modello e non del produttore, che invece era noto con l’acronimo di MCC (Micro Compact Car).

La donna che vive in una vecchia Smart
La scelta di vivere in una Smart – Fuoristrada.it

Dal 2002, però, Smart è divenuto un marchio vero e proprio e il modello ha preso il nome di City Coupé (o City Cabrio, a seconda del tipo di carrozzeria); infine, a partire dal 2004, con il debutto della prima generazione della Forfour, le è stato cambiato il nome in Fortwo. Al suo debutto la Smart è stata una vera innovazione nel campo delle super utilitarie, grazie alle sue dimensioni estremamente ridotte che le consentivano di muoversi agevolmente nel traffico urbano più intenso e di parcheggiare in spazi assai limitati.

Le dimensioni sono da micro car con una lunghezza di 2,70 metri, larghezza di 1,66 metri e una altezza di 1,56 metri. Ora provate a immaginare questa fortunata auto, regina dei parcheggi, auto di moda nelle città metropolitane di tutto il mondo, come la soluzione abitativa, un camper, di una donna in pensione, di nome Kai, che si è ritrovata in ristrettezze economiche e costretta a vivere e a dormire in uno spazio limitato dove gioca a favore la sua salute granitica, la sua altezza limitata e uno spirito di sacrificio.

La scelta di vivere in una Smart

L’auto famosissima suddetta è riformulata al suo interno con vaschette e ciotole per contenere gli effetti personali della donna, naturalmente, è sprovvista di igienici e lo spazio per distendersi su un materassino gonfiabile di fortuna. La pensionata si adatta, con furbizia ad ogni piccolo angolo dell’auto, non buttando via nemmeno un cm. La sua capacità di sopportazione la rendono ancora più forte.

La donna non si lamenta, ha trovato le sue abitudini in questa smart camperizzata, luogo e rifugio di vita. Kai è una delle tante storie di persone finite sul lastrico e costrette a vivere in condizioni complicate per sfuggire alla miseria nera. Ma dalle immagini la donna trasuda dignità e orgoglio da un sorriso che apre alla vita e alla speranza di un domani migliore.

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