Huawei ha deciso di rispondere a BYD presentando una colonnina di ricarica da 1,5 MW. Scopriamo i dettagli su un gioiello di tecnologia.
La Cina, al momento, è il mercato in cui l’auto elettrica si è diffusa nel migliore dei modi, grazie alle raffinate tecnologie sviluppate dai costruttori. Le BEV cinesi costano meno di quelle del resto del mondo, e sono dotate di maggiori autonomie offrendo anche tempi di ricarica più contenuti. BYD è senza dubbi il marchio che ha maggiormente sorpreso il settore automotive in questi anni, sviluppando una gamma sempre più vasta, dotato di tecnologie all’avanguardia.
Ciò vale sia per le auto in sé e per sé, quanto per le infrastrutture di ricarica. Tuttavia, le rivali non stanno a guardare, e la prova è arrivata in queste ultime ore. Huawei, che ha accettato la sfida delle BEV, ha presentato una colonnina di ricarica da 1.500 kW di potenza, pari ad 1,5 MW. L’unveiling ufficiale è avvenuto alla 2025 Huawei Intelligent Electric & Intelligent Charging Network Launch Conference. Secondo Huawei, si tratta della primissima infrastruttura di ricarica che supera 1 MW che è del tutto raffreddata a liquido. Insomma, si parla di un’innovazione che è destinata a fare scuola.
Huawei, tutto sulla colonnina di ricarica da 1.500 kW
L’obiettivo di Huawei, mediante il raffreddamento a liquido, è quella di evitare fughe termiche, che spesso avvengono in ricariche ad alta potenza. Le temperature a cui la colonnina può lavorare sono dunque comprese tra -30 e 60 gradi, riducendo del 15% i problemi, oltre a prolungare al massimo la vita delle stesse colonnine. In base a quanto reso noto, 1,5 MW di potenza di ricarica garantiscono l’immissione di ben 20 kWh di energia al minuto. Tradotto, in soli 15 minuti potrà essere caricato al massimo un pacco batterie di 300 kWh. L’efficienza, stando a Huawei, è così quattro volte superiore alle altre colonnine.

Tutto finito? Neanche per idea, perché Huawei ha comunicato che il nuovo sistema supporto l’interazione vehicle-to-grid, utile per il flusso d’energia bidirezionale, con una gestione dinamica della potenza, in grado di ridurre i picchi di rete del 40%. Per il momento, la colonnina è pensata per i camion ad emissioni zero, ma il 99% delle auto elettriche ed i macchinari edili sono compatibili, per via della funzione plug-and-play. La sfida alla concorrenza è appena iniziata, ed i risultati sono sorprendenti.