L’auto elettrica costituisce un business, sin qui, solo per le case cinesi, ed ora c’è un ulteriore step a favore dei clienti. I dettagli.
La Cina è un paese che ha scavato un vero e proprio solco tecnologico con il resto del pianeta sul fronte delle auto elettriche, costruendo un vantaggio non indifferente sotto tutti i punti di vista. Le BEV cinesi hanno costi di produzione ben minori rispetto al resto del mondo, e questo permette ai costruttori, anche grazie a presunti sostegni statali, di vendere i propri mezzi a prezzi più bassi, mettendo nei guai i vari marchi occidentali.
Come risposta, la UE ha iniziato ad applicare dazi per le auto, elettriche e non, che vengono prodotte in Cina, ma ciò non sembra aver cambiato troppo le carte in tavola. Nel frattempo, dalla Cina arriva un progetto noto come Vehicle-to-Grid che sarà sperimentato in nove città, e che può segnare un’ulteriore, grande svolta nel settore dell’elettrico. Il progetto, abbreviato in V2G, vuole integrare le auto elettriche nella gestione della rete nazionale, come voluto fortemente dal governo di Pechino. Verrebbero sfruttate le batterie dei veicoli come veri e propri mezzi per restituire energia, dopo averla immagazzinata, nei momenti di bisogno.
Auto elettrica, tutto sul progetto V2G che può cambiare tutto
Da tanto tempo si parla del progetto Vehicle-to-Grid, e secondo quanto riportato dalla Reuters, le città prescelte sono Shanghai, Pechino, Shenzhen e Guangzhou, ma ce ne sarebbero anche altre cinque che però non sono ancora note. Queste città sono ricche di veicoli elettrici, e sono state per questo giudicate idonee dal governo. L’esecutivo ha incaricato i gestori della rete elettrica nazionale di implementare tali progetti con le amministrazioni locali, che a loro volta dovranno supportare le infrastrutture di ricarica. Ma come funziona il progetto? Proviamo a scoprirlo.

I proprietari di auto elettriche, secondo quanto emerso, avranno un grande vantaggio. Essi potranno avere un ritorno economico vendendo l’energia immagazzinata nelle batterie ai provider quando c’è un’estrema necessità di energia. Tutto ciò potrebbe portare il progetto ad essere realizzato in fretta, perché rappresenta un incentivo al guadagno di denaro. Ciò favorirebbe anche una diffusione ancor più rapida di auto elettriche, in modo da diminuire ancor di più l’inquinamento atmosferico. Certo è che di ostacoli ce ne sono parecchi, ma la Cina, in molte occasioni, ha dimostrato di poterli superare e di raggiungere risultati clamorosi.