Il mercato europeo dell’auto sta perdendo pezzi. E’ arrivata la notizia della bancarotta di un grosso gruppo che produceva batterie per auto.
Un duro colpo per il Vecchio Continente che perde le speranze di sviluppare in maniera autonoma le batterie per le vetture elettriche. È ancora troppo presto per liberarsi del predominio della concorrenza asiatica. La Northvolt, azienda europea produttrice di batterie agli ioni di litio per auto elettriche con sede nelle cittadine svedesi di Skelleftea e Vasteras, ha dichiarato il fallimento.
La Northvolt, un tempo la start-up più finanziata d’Europa, aveva già presentato istanza di fallimento ai sensi del Capitolo 11 negli Stati Uniti l’anno scorso. L’azienda aveva riposto le sue speranze nella raccolta di fondi per mantenere operativa le sue uniche fabbriche a Skelleftea e Vasteras. Tuttavia, la ricerca di nuovi partner industriali per tentare di stabilizzare le sue finanze, non ha portato i risultati sperati. Nemmeno il governo svedese è stato clemente, negando la possibilità di fornire aiuti finanziari diretti all’azienda. Mercoledì il consiglio di amministrazione di Northvolt ha così annunciato il fallimento, circa 3mila dipendenti perderanno il lavoro. È stato nominato un liquidatore giudiziale che procederà con la vendita delle attività dell’azienda in modo tale da soddisfare i creditori a cui Northvolt deve la cospicua somma di ben oltre 5 miliardi di euro.
Per un lungo periodo Northvolt ha rappresentato una delle poche start-up europee che in ambito di batterie elettriche per auto aveva riscosso un reale successo. Sin dalla sua fondazione nel 2016 era riuscita a raccogliere circa 15 miliardi dollari in azioni, prestiti e finanziamenti governativi. Ma come si suole dire, ha fatto il passo più lungo della gamba e la sua ambizione si è rivelata alla fine maggiore delle sue capacità. Il suo obiettivo non era solo quello di produrre batterie per veicoli elettrici, ma anche di realizzare materiali catodici, sistemi di accumulo di energia e riciclaggio delle batterie.
Altro fattore che ha determinato il fallimento è dovuta al fatto che la produzione di batterie è un settore che richiede non solo grandi competenze ma anche enormi capitali. Inoltre, la recente domanda di veicoli elettrici risulta inferiore rispetto alle aspettative, ciò ha reso gli investitori cauti, portando alla cancellazione o al ritardo di molti progetti individuali.
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