L’Aston Martin ha realizzato per un cliente molto esigente un modello unico al mondo che costa quanto due Rolls-Royce.
L’Aston Martin Valkyrie è un bolide ibrido a produzione limitata, costruita in collaborazione dalle case automobilistiche britanniche Aston Martin, Red Bull Racing Advanced Technologies e diverse altre realtà top. La vettura si può utilizzare in strada ed è nata dall’idea di Adrian Newey, Andy Palmer, Christian Horner e Simon Sproule. Adrian Newey, ex Chief Technical Officer della Red Bull Racing a lungo linkato alla Scuderia Ferrari, ha contribuito direttamente alla progettazione della monoposto.
Il segreto è nel peso che sarebbe di 1.030 kg, superando il rapporto peso/potenza di 1:1 previsto con 840 kW (1.126 CV) per tonnellata. La Valkyrie può accelerare da ferma a 100 km/h in soli 2,6 secondi. E’ la cosa più vicina ad un’auto di Formula 1 che esista al mondo. Per guidarla bisogna essere dei manici. Un esemplare di Aston Martin Valkyrie è stata dotata di elementi in oro 24 carati e di una lunga lista di optional magnifici.
Il modello base è uscito dalla catena di montaggio con un prezzo iniziale di 3,5 milioni di dollari. Tuttavia, con l’aggiunta di alcuni optional potrebbe arrivare a oltre i 4 milioni di dollari. Per un cliente è stata creata una edizione con fibra di carbonio viola ed elementi in oro 24 carati. Brilla come una stella. Lo splitter anteriore, il cofano e le finiture attorno al tettuccio in vetro e al diffusore posteriore vantano accenti in foglia d’oro 24 carati.
E’ stata battezzata “Anemos” dal termine greco “vento”. È stata consegnata l’anno scorso a un facoltoso collezionista. Per rendere ancor più impattante il contrasto, il proprietario ha voluto il badge Aston Martin dorato e un tetto in fibra di carbonio a vista. La Valkyrie base è equipaggiata con cerchi in alluminio nero con accenti dorati. Per assicurarsi che tutto l’oro e la fibra di carbonio a vista risultino protetti, i tecnici hanno preferito ricoprire l’intera hypercar in PPF. I sedili sono rivestiti in Alcantara viola, cinture da corsa e finiture in fibra di carbonio, insieme ai pulsanti dorati sul volante rimovibile.
Sotto al cofano c’è il consueto V12 aspirato da 6,5 litri, sviluppato con l’aiuto di Cosworth. Sprigiona 1.140 cavalli in una configurazione ibrida, in sinergia con un motore elettrico, che fa salire la quota di altri 160 CV. Un cambio manuale automatizzato Ricardo a sette velocità e frizione singola trasmette la potenza. È immatricolata nel Regno Unito e ha avuto un solo proprietario nel corso della sua breve vita in cui speriamo non marcisca sotto un telo in un garage.
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