In Italia accadono cose assurde per aggirare il fisco. La Procura ha avviato il sequestro a una anziana donna che pareva essere una collezionista di Ferrari.
Era riuscita a mettere su un parco auto da sogno all’apparenza, nonostante i suoi 89 anni. La pensionata non era una purista dei gioielli del Cavallino, ma la testa di legno usata da suo figlio per la proprietà di storiche supercar, come scoperto dalla Procura di Parma.
Nel garage erano presenti una Ferrari Dino 206 GT, una 512 Berlinetta Boxer, una Testarossa e persino una Ferrari 340 MM Vignale Spider. La madre conservava straordinari bolidi della Casa modenese, in realtà possedute da un figlio commerciante d’auto che risulta indagato. La notizia è stata ripresa dalla Gazzetta dello Sport e dai principali magazine del settore. La passione per la Ferrari sembrava non avere età ma gli inquirenti della Procura di Parma hanno scoperta una super collezione che comprendeva rarissime vetture intestate alla signora.
A 89 anni suonati a molti era sorto più di un dubbio, anche perché la signora non aveva la patente e vantava un reddito annuo dichiarato di circa 17.000 Euro. La sua collezione di automobili avrebbe meravigliato anche Lewis Hamilton, neo pilota della Scuderia modenese. La rarissima Ferrari 340 MM Vignale Spider, prodotta nel 1953 in soli 10 esemplari, è uno degli unici tre modelli rimasti al mondo e può raggiungere una quotazione faraonica di ben 9 milioni di euro. E ancora, era presenta una Ferrari 275 Gtb/2 dal valore di 2,1 milioni di euro, appena sei esemplari esistenti, e addirittura una F50 Cabriolet da 4,3 milioni di euro.
Ferrari sequestrate alla signora
Nella collezioni erano presenti anche la 340 MM e la 275 Gtb/2, due modelli esposti nei musei Ferrari di Maranello e Modena. Vi erano anche iconiche supercar nostrane, come una Lamborghini Miura da 2,2 milioni di euro, oltre a tante altre auto di lusso. Le vetture, secondo gli inquirenti, appartenevano a Claudio Fontechiari, il figlio della pensionata. Spunta anche la mitica Ferrari di Stallone.
L’uomo aveva intestato in modo fittizio i veicoli alla madre, quindi ad altri prestanome, tra cui un operaio, un meccanico, la propria compagna e altri tre soggetti sempre legati da rapporti di parentela o d’affari con il commerciante d’auto. Fontechiari è indagato per evasione fiscale e autoriciclaggio, Fontechiari, come riporta il decreto della Procura. Risultava essere un grande esperto di auto d’epoca, soprattutto di Ferrari.
In un’intercettazione telefonica l’uomo ha confessato che le compravendite di alcune vetture chiuse in passato con i calciatori del Parma, persone del tutto estranee alle indagini, come l’acquisto della F355 di Faustino Asprilla e delle rosse di Juan Sebastian Veron, di Sérgio Conceição e di Matias Almeyda. L’attività di vendita in maniera “occulta” non come un collezionista, ma come un commerciante per almeno trenta anni con espedienti, potrebbe costare carissimo all’uomo. Fontechiari ora dovrebbe dimostrare di aver agito esclusivamente come collezionista, di aver pagato tutti i debiti con il fisco e di aver dichiarato i conti esteri.