L’industria dell’Automotive sta mettendo a serio rischio molti brand, ma vi sono major che continuano ad espandersi.
La Formula 1 sta tornando a essere un campionato molto attraente per i produttori di auto. Oltre a McLaren, Ferrari, Aston Martin e Mercedes, Honda è della partita con la produzione di Power Unit. La Red Bull Racing ha già stretto una partnership con la Ford, mentre il costruttore giapponese migrerà in Aston Martin dal prossimo anno. Ci sarà spazio in futuro anche per Cadillac e Audi e tanti altri marchi stanno avanzando la propria candidatura per entrare nella futura griglia.
La Formula 1 dal 2026 diventerà ancora più green. Le nuove regole imporranno l’adozione di una Power Unit con una parte elettrica e una al 50% termica. Si tratterà di una evoluzione totale rispetto alle auto ad effetto suolo attuali. La Toyota sarebbe attirata dall’idea di investire in una Power Unit ibrida di questo tipo, anche se in passato non ha lasciato il segno nel circus. I risultati positivi registrati nel WRC e nel WEC potrebbero spingere i vertici della Casa nipponica a puntare sulla Formula 1.
In occasione di un’intervista rilasciata a Motorsport.com il direttore del programma Motorsport di Toyota Gazoo Racing ha confermato che un rientro nel circus è sul tavolo di discussione. Il management della Casa delle tre ellissi vorrebbe entrare, gradualmente, cominciando con una collaborazione con uno dei team già in pista. Difatti, Toyota ha già dato il via alla sua partnership con Haas. Il lavoro congiunto tra le due aziende darà ampi benefici alla Scuderia americana. Verrà installato anche un nuovo simulatore nella sede in Inghilterra del team di proprietà di Gene Haas.
F1, l’annuncio di Toyota
Verrà istituita una Academy in cui i migliori talenti della Toyota avranno la possibilità d provare le monoposto di Formula 1. “Naturalmente stiamo studiando le tecnologie per il 2026 e anche quelle attuali. Sento che ci stiamo gradualmente muovendo in quella direzione”, ha affermato Masaya Kaji, direttore del programma motorsport di Toyota Gazoo Racing.
“Non siamo in una fase in cui reindirizzeremmo tutte le nostre risorse per un ritorno completo in F1. Ciò che accadrà dopo il 2030 è ancora incerto. Stiamo lavorando su diverse nuove tecnologie, quindi è ancora da vedere se il nostro piano si allineerà con la F1“, ha affermato Kaji. Toyota, inoltre, è all’opera sui prototipi ad idrogeno per il mondiale WEC.
“Se avessimo un nostro team, potremmo scegliere quali piloti mettere in macchina. In questo senso, ci avvicinerebbe davvero a mettere dei [nostri] piloti in F1. Ma realisticamente, dobbiamo valutare quanti soldi e quanti membri dello staff sarebbero necessari per realizzare questo progetto. Ecco perché non credo che siamo nella fase di dire: ‘Creiamo subito un team’. Al momento, l’importante è costruire una partnership, come con Haas, e lavorare con varie squadre. Non siamo nella fase di saltare questi passaggi“, ha concluso Kaji.