Si parla da mesi di una fusione tra Honda e Nissan, ma ora c’è un terzo brand che potrebbe dare fastidio alle intenzioni dei due giganti.
Tra marchi storicamente rivali, che nel corso della storia del settore automotive si sono sfidati sul fronte tecnologico, sono in atto sempre più spesso delle importanti alleanze, utili alla sopravvivenza dei brand stessi in un momento di forte crisi del mercato. Le fusioni sono utili per risparmiare denaro sui costi di produzione ed allo sviluppo di nuove piattaforme, in modo da poter dividere le spese e non aumentare in modo eccessivo i prezzi di listino delle vetture.
Nei giorni precedenti al Natale, Nissan ed Honda hanno annunciato la loro fusione, che le porterà a diventare un’unica realtà alla borsa attorno all’agosto del 2026. Si tratta di una notizia davvero clamorosa per il mondo delle quattro ruote, che porterà il binomio giapponese a diventare il terzo gigante mondiale in campo automotive. Ma è davvero tutto fatto? Sostanzialmente sì, ma nel corso delle ultime ore, in base ad alcune fonti che provengono proprio dal paese del Sol Levante, emerge la notizia legata alla possibile opposizione di un brand alla fusione stessa. Andiamo a scoprire i dettagli della vicenda.
La fusione tra Honda e Nissan non fa felici tutti in terra giapponese, come conferma il quotidiano nipponico “Yomiuri“: Infatti, pare che la Mitsubishi possa essere un reale ostacolo all’unione tra i due colossi, ricordando che le azioni di questo marchio sono detenute, al 25%, dalla Nissan stessa. La casa nipponica potrebbe farsi da parte e proseguire il proprio percorso in maniera indipendente, restando quotata in borsa ma continuando comunque a collaborare con le altre aziende. La Mitsubishi vuole espandersi nel sud-est asiatico, dove sta vivendo un periodo di grande crescita.
I suoi veicoli disponibili a prezzi contenuti ed i pick-up vanno a ruba in questa zona del pianeta, mentre Nissan ed Honda vogliono rispondere alla Cina, imponendosi proprio in questo mercato e negli Stati Uniti d’America. Da risolvere anche la questione Renault, che ha in mano il 36% delle quote azionarie della Nissan. La Honda teme che questo aspetto possa compromettere la fusione, e l’obiettivo del brand è quello di portare la Nissan al riacquisto di queste quote, tramite la spesa di 3,5 miliardi di euro. Non proprio bruscolini, e vedremo quella che sarà la scelta finale.
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