In casa Alfa Romeo si lavora sul progetto della nuova Giulia, che a 10 anni dal debutto sul mercato avrà una generazione del tutto nuova.
Quasi 10 anni fa veniva presentata al mondo l’Alfa Romeo Giulia, che assieme al SUV Stelvio guidò il rilancio della casa di Arese, fortemente voluto da Sergio Marchionne. Queste vetture hanno ottenuto grandi successi e sono entrate nella storia del brand del Biscione, facendosi apprezzare per il loro stile, il comfort e le ottime performance messe a disposizione della clientela. Nel 2025 e nel 2026 arriveranno le nuove generazioni di Giulia e Stelvio, modelli che saranno fondamentali per rilanciare il marchio a livello europeo e globale.
Prima toccherà alla Stelvio, ma sappiamo già che entrambe le vetture avranno parecchio in comune. Saranno prodotte presso lo stabilimento Stellantis di Cassino sulla piattaforma STLA Large, al debutto assoluto su modelli disponibili nel Vecchio Continente. Dunque, Alfa Romeo ha scelto di produrre in Italia i suoi modelli più noti in questo periodo storico, e questa è una notizia senz’altro positiva. Ci saranno sia versioni termiche che ibride, con le Quadrifoglio ad emissioni zero che toccheranno quota 1.000 cavalli. Scopriamo alcuni particolari sulla nuova Giulia e la sua carrozzeria.
La vecchia Alfa Romeo Giulia è ancora disponibile, ed è sempre stata storicamente una berlina, ma le cose cambieranno sulla nuova versione. La nuova Giulia nn darà una berlina, come affermato dal nuovo CEO Santo Ficili. Parlando ad “Argus“, l’amministratore delegato ha affermato: “La nuova Giulia ha un design ed un tipo di carrozzeria del tutto nuovo, sarà caratterizzato da spunti SUV. La sua piattaforma sarà quella della Stelvio, il che significa che è facile immaginare che tipo di veicolo andremo ad offrire. Abbiamo progettato una bomba, non potevamo finalizzare lo stile di questa macchina senza essere innamorati. E lo siamo“.
L’Alfa Romeo Giulia, dunque, sarà rivoluzionata nello stile, ed ora sarà interessante valutare quella che sarà la scelta motoristica. L’elettrico, che inizialmente era l’unica scelta, sarà affiancato da motori termici ibridi, come deciso nelle ultime giornate. La casa del Biscione ha scelto di aprire ad un nuovo ciclo multi-energia, puntando ancora sui motori endotermici, venendo meno al programma iniziale che prevede l’addio ad essi entro il 2027. I dati di mercato, evidentemente, hanno convinto la casa di Arese a cambiare i propri progetti per tornare in alto.
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