Stellantis deve iniziare un nuovo ciclo dopo la decisione di separarsi dal CEO Carlos Tavares. Elkann sta cercando di capire quale sia la via migliore
Il gruppo motoristico con sede nei Paesi Bassi non può rischiare di perdere il livello di competitività conquistato nel corso degli anni. In ballo c’è tutta una nuova strategia di posizionamento sul mercato e la nuova figura dirigenziale sarà decisiva.
La sfida all’interno del mondo dell’Automotive, in questo momento, è sopravvivere. L’unico imperativo in un periodo di transizione complesso come questo è quello di trovare nuova linfa sul mercato, assorbendo il parziale fallimento della svolta elettrica e rilanciando sotto altri fronti.
Stellantis non fa eccezione nel marasma dei grandi brand europei e proprio per la difficoltà attuale è arrivata a dover studiare un nuovo assetto dirigenziale. Le divergenze con Carlos Tavares hanno portato alla separazione con il CEO e adesso si stanno valutando nuovi profili. Intanto il Gruppo sta provando a lanciare un nuovo corso con l’ingresso nell’Acea, l’associazione europea dei costruttori auto. Una mossa in controtendenza con quanto avvenuto nel 2022, proprio per volere del manager di origine portoghese.
Una riappacificazione con i colleghi europei, per cancellare le vecchie frizioni e provare a collaborare per la trasformazione verde, una sfida che accomuna tutti i costruttori.
Stellantis sta cercando, come testimonia il ritorno in Acea, di cancellare con un colpo di spugna l’operato di Tavares, per provare a superare l’impasse attuale. Decade così il Freedom of Mobility Forum, creato dal Gruppo a seguito dell’uscita dall’Acea. Nel frattempo si continua a cercare un nome nuovo per la direzione dell’azienda e i candidati non mancano.
In cima alla lista ci sarebbero tre manager inseriti nello stesso comitato. Si tratta di Antonio Filosa, direttore operativo delle regioni Sud e Nord America, Jean-Philippe Imparato, a capo dell’area Enlarged Europe e della divisione veicoli commerciali Stellantis Pro One, e Maxime Picat, responsabile acquisti e fornitori.
In seconda battuta figurano i nomi di Doug Ostermann, attuale direttore finanziario e Mike Manley, già amministratore delegato di Fiat Chrysler. Qualcuno aveva fatto anche il nome di Luca de Meo, numero uno del gruppo Renault, e di José Muñoz, da poco nominato amministratore delegato della Hyundai.
Chiunque sarà alla fine a spuntarla, c’è la sensazione che alla fine Stellantis possa allinearsi con le posizioni dell’associazione, più volte criticate da Tavares, per quanto riguarda le multe sulle emissioni a partire dal 2025.
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