Max Verstappen ha dominato a Losail dopo essere partito dalla pole position, su una Red Bull del tutto trasformata rispetto alla Sprint Race.
Il Gran Premio del Qatar è stato un turbinio di emozioni concentrate nell’ultima fase di gara, quella in cui Lando Norris ha subito una pesantissima penalizzazione, che ha permesso alla Ferrari di recuperare punti nel mondiale costruttori. Inoltre, la sanzione ci ha privato di un possibile duello tra il britannico e la Red Bull di Max Verstappen, che è così andato a trionfare in scioltezza dopo un week-end dai due volti.
Come vedremo nelle prossime righe, nelle qualifiche del venerdì e nella Sprint Race la RB20 aveva recitato il ruolo della comparsa, mai in grado di dar battaglia a Ferrari, McLaren e Mercedes. Tuttavia, la Red Bull ha poi cambiato totalmente pelle dal sabato sera in avanti, dominando qualifiche e gara. Andiamo a scoprire cosa ha fatto la differenza in quella che è sembrata una rinascita miracolosa.
Red Bull, l’incredibile trasformazione della RB20 in Qatar
La Sprint Race del Gran Premio del Qatar era stata un incubo per la Red Bull, con Max Verstappen che era scattato male, per poi chiudere ottavo alle spalle anche della Haas di Nico Hulkenberg. Si è trattato della peggior performance dell’anno per la RB20, che solo poche ore dopo, in qualifica, ha stampato un’eccezionale pole position. A quanto emerso, il team di Milton Keynes ha usato Sergio Perez come cavia durante la Sprint, mandandolo in pista per raccogliere dati che si sono rivelati fondamentali per migliorare l’assetto.
Il risultato? Verstappen ha potuto contare nuovamente su un’auto al top nei curvino ad alta percorrenza, e con un’ala posteriore più scarica, è tornato ad avere la velocità di punta necessaria per essere competitivo sui rettilinei. Inoltre, la RB20 si è finalmente ritrovata anche sui cordoli, che Super Max ha potuto aggredire come non accadeva da tempo. Dando un’occhiata ai dati, il miglioramento può evidente c’è stato soprattutto nei curvoni ad alta percorrenza del terzo settore.
Anche in gara la storia si è ripetuta la stessa storia, con Verstappen che ha avuto la possibilità di attaccare sin da subito e di conservare al meglio sia la mescola Media che la Dura. La Red Bull si è dunque ripresa e punta in alto anche ad Abu Dhabi, ma è giusto tributare il giusto applauso all’olandese, che anche a mondiale vinto non ha mollato nulla. La difesa sulla McLaren di Lando Norris alla ripartenza dalla Safety Car è la ciliegina sulla torta su questa stagione.