La Mini ha deciso di dire addio ai suoi piani di espansione nel settore dell’elettrico, con una decisione che ha lasciato tutti di stucco
La famosa casa automobilistica di origine britannica sta attraversando come tutti nel settore dell’Automotive un periodo di forte crisi. L’ultima decisione riguarda l’abbandono di uno specifico settore del mercato elettrico, nella speranza di una rapida ripresa.
Il mondo dell’elettrico è in piena crisi, laddove la domanda è ben al di sotto dell’offerta. Urge correre ai ripari per tutti i marchi automobilistici più importanti, soprattutto nel mondo occidentale, visto che l’espansione cinese sembra non aver toccato ancora il suo apice. L’introduzione dei dazi, tanto negli Stati Uniti quanto in Europa, è solo una mossa per contenere questo tipo di avanzata asiatica, ma per il momento ancora senza effetti definitivi.
A rimetterci come detto sono brand storici, come Mini, che sta rivedendo i propri piani sull’elettrico negli Stati Uniti. Gli appassionati di Cooper e Aceman oltreoceano dovranno aspettare, visto che la nuova politica aziendale prevede un rinvio a tempo indeterminato del lancio di questi modelli nei mercati statunitense e canadese.
Le nuove Cooper e Aceman elettriche, presentate più di un anno fa, avrebbero dovuto sbarcare da tempo anche negli USA, ma i costi di produzione e le tariffe elevate sui veicoli elettrici (EV) di fabbricazione cinese hanno complicato il loro percorso di lancio.
La Mini abbandona la pista americana: addio al lancio di nuovi modelli elettrici
Sia la Cooper che la più grande Aceman sono attualmente prodotte in Cina, il che le sottopone ai famosi dazi del 100%, in quanto veicoli elettrici di matrice asiatica. Queste tariffe rendono notevolmente più alti i prezzi, portando i veicoli ad essere meno competitivi sul mercato statunitense. Peer ovviare a questo tipo di problematiche, altri marchi come Volvo hanno ad esempio spostato la propria produzione in Belgio, a partire dal 2025. La Mini sta pensando di riportare quindi la fabbricazione della Cooper e della Aceman a Oxford, nella sua Inghilterra, dall’inizio del 2026.
Quella potrebbe quindi essere una data indicativa di un nuovo processo di avvicinamento al mercato statunitense, anche con questi nuovi modelli.
Chi invece è già disponibile negli States è il crossover elettrico Countryman SE della Mini. Prodotto nello stabilimento del BMW Group a Lipsia, in Germania, la Countryman SE può aggirare facilmente il discorso dei dazi e avere dei prezzi concorrenziali anche in Nord America.
I numeri per Mini oltreoceano non sono positivi, visto che nel complesso, al di là dei singoli modelli, il 2024 dovrebbe chiudersi con le peggiori cifre di vendite annuali da oltre un decennio, secondo i dati di Good Car Bad Car.