Il 2024 si chiude in maniera drammatica per il settore delle quattro ruote. Un grande di questo settore si è spento dopo una lunga carriera.
Il mondo dell’automotive piange la scomparsa di un grande personaggio, che ha fatto la storia di questo settore portando la sua famosissima azienda al successo ed alla notorietà globale. Stiamo parlando di Osamu Suzuki, che si è spento all’età di 94 anni nel giorno di Natale, a seguito di una grave malattia che aveva minato la sua salute ad un’età comunque già molto avanzata. Lo storico ex presidente del colosso di Hamamatsu, dunque, non è più tra noi, ed ha lasciato un vuoto enorme in questo ambiente.
La notizia è stata resa nota quasi due giorni più tardi rispetto alla sua scomparsa, tramite una nota stampa della Suzuki stessa. La famiglia ha deciso che i funerali saranno tenuti in forma privata, ed è probabile che siano già stati celebrati. Suzuki è stato al vertice della Suzuki Motor Corporation per più di 40 anni, ed era il centro assoluto dell’azienda, subentrando al fondatore Michio già nel 1958, dopo aver sposato sua nipote Shoko. Divenne presidente del marchio nel 1978, cedendo questo ruolo nel giugno del 2021, quando aveva ormai 91 anni.
Auto, la carriera di successo di Osamu Suzuki
Insieme al resto della famiglia, Osamu Suzuki è stato insignito del Premio Gianni Mazzocchi nel 2018 per la sua grande guida al progetto aziendale, ed è stata la lungimiranza il suo grande punto di forza. Grazie a lui, la Suzuki è uscita dai confini del Giappone ed è divenuta ben nota a livello globale, spingendosi sulla quasi totalità dei mercato del pianeta. L’obiettivo di Osamu fu quello di porre le basi all’interno dei mercati emergenti, come nel caso dello sbarco in India che avvenne nel 1982, e che si rivelò essere subito una mossa azzeccata.
All’epoca, la Suzuki era presente in Thailandia, ma anche in Indonesia, nelle Filippine ed in Pakistan, ma tramite l’unione con la Maruti Udyog, ci fu lo sbarco in India, che fece una grande differenza a livello di impatto economico. Pensate che questo gruppo ha il possesso di circa il 40% delle auto immatricolate in India, uno dei suoi mercati più importanti. Di certo, quella di Suzuki è una scomparsa che segna in modo notevole il settore delle quattro ruote, un lutto che lascia un gran senso di vuoto in tutti gli appassionati di motori.