La più nota delle famiglie italiane ha deciso di investire in un nuovo business. Stavolta non saranno le auto a trainare gli affari ma un settore che riguarda tutti.
Sul podio delle famiglie più ricche d’Italia anche quest’anno gli Agnelli confermano la loro classifica. Ricoprendo una posizione invidiabile diversificano i loro numerosi investimenti nei più svariati settori, da buoni imprenditori. Nominato successore dal nonno Gianni Agnelli, John Elkann attualmente è considerato l’erede più ricco e influente della famiglia, con un patrimonio personale stimato di svariati miliardi.
Nato a New York il 1° aprile del 1976 da Margherita Agnelli e dal suo primo marito Alain Elkann, giornalista e scrittore statunitense di famiglia ebraica franco-italiana. John Elkan grazie alla permanenza in vari Paesi e ad aver frequentato diverse scuole in quegli stati, ha imparato a parlare correttamente quattro lingue diverse: italiano, inglese, francese, portoghese. Tra le persone che hanno influenzato la sua formazione e la sua carriera affiancandolo sin dalla giovane età John Elkann ha citato Gianluigi Gabetti, Sergio Marchionne, Warren Buffett e la famiglia Wallenberg.
John Philip Jacob Elkann fu nominato erede a causa della morte prematura di Giovanni Alberto Agnelli, figlio di Umberto Agnelli e nipote di Gianni. In seguito ha messo le mani sulla Ferrari su Exor. Quest’ultima è una holding finanziaria olandese controllata dalla famiglia piemontese. Gli investimenti Exor comprendono un’ampia gamma di settori, tra cui la produzione, i media, la moda, lo sport e la tecnologia. La presidenza in Ferrari, invece, è stata decisa dopo la morte del manager Sergio Marchionne.
Il nuovo business degli Agnelli
Dopo aver messo le mani in pasta in tantissime realtà industriali, i rampolli della famiglia hanno deciso di investire nella salute. L’healthcare oggi è un settore determinante. Una nuova piattaforma verrà battezzata Leverbio e investirà fino a mezzo milione per ciascun progetto di ricerca. L’healthcare ha raggiunto un valore del 10% degli asset di Exor, che ha reinvestito gli 8,6 miliardi ricavati da Partner Re.
La holding ha fatto una collaborazione con la sgr Claris Ventures per ideare una piattaforma di investimento su progetti di ricerca di atenei, centri e ospedali in grado di sviluppare nuovi farmaci. Si tratta di una piattaforma di raccolta di progetti biotech in ambito universitario che possono diventare il canale di sviluppo di una nuova società fondata dal gruppo degli Agnelli e dalla Claris.