Le Ferrari hanno tutte un fascino straordinario. La F40 ha lasciato una impronta indelebile nel cuore degli appassionati del Cavallino.
Enzo amava, profondamente, ogni sua Ferrari. Quando morì vide realizzarsi un sogno che aveva sempre covato nel suo cuore: una supercar Rossa con il record assoluto di velocità. Oggi la F40 non è l’auto più rapida al mondo, ma il gioiello del Cavallino Rampante rappresenta un sogno per milioni di appassionati. Erede della 288 GTO Evoluzione, fu realizzata dal 1987 al 1998. Il design iconico nato dallo studio Pininfarina sotto la guida di Aldo Brovarone, Leonardo Fioravanti e Nicola Materazzi risulta ancora oggi ineguagliabile.
Senza nulla togliere alla F80, ma la F40 quando uscì ebbe ben altro impatto. La F40 nacque con il desiderio espresso dal Drake di festeggiare i 40 anni di attività sportiva del brand. Il 21 luglio 1987 l’auto fu svelata, in anteprima alla stampa, presso il centro civico di Maranello. Era futuristica e con soluzioni tecniche che non si erano mai viste al mondo. La critica internazionale rimase estasiata dal progetto quando, durante il salone dell’automobile di Francoforte, la F40 fu mostrata nello stand del Cavallino.
La supercar nasceva con il chiaro obiettivo di demolire tutti i primati dell’epoca. Venne elaborata con diversi materiali leggeri, come ad esempio le resine aeronautiche per i serbatoi e il plexiglas per i finestrini laterali. Con i suoi 324 km/h dichiarati divenne l’auto più veloce al mondo. In seguito arrivò un altro capolavoro di Materazzi, ovvero la Bugatti EB 110, a strapparle il primato. La F40 è stata l’ultima Ferrari equipaggiata da motore turbocompresso creata sotto gli occhi di Enzo Ferrari.
La biposto aveva un passo di 2.450 mm, la carreggiata anteriore di 1.594 mm e quella posteriore di 1.606 mm. All’epoca solo la Porsche 959 e la Jaguar XJ220 potevano vantare un fascino simile. Il kevlar venne utilizzato per rinforzare la scocca e la fibra di vetro per la carrozzeria vantava un coefficiente aerodinamico di 0,34. La F40 aveva un telaio a traliccio tubolare in acciaio con vasca abitacolo con pannelli scatolati di rinforzo in materassino di kevlar e fibra di kevlar con resina epossidica. Le sospensioni anteriori e posteriori erano indipendenti, con bracci trasversali molle elicoidali e barra stabilizzatrice.
La versione 2.0 della Ferrari F40
I 478 CV (352 kW) a 7000 giri/min, coppia massima 577 Nm a 4000 giri/min garantivano performance top. Il motore sovralimentato con due turbocompressori IHI, distribuzione a doppio albero a camme in testa per bancata, quattro valvole per cilindro con due iniettori per cilindro era il non plus ultra. Il rapporto peso-potenza è di 2,58 kg/CV con una potenza specifica di 163 CV/litro. Lo scatto da 0 a 100 km/h avveniva in appena 4,10 secondi. Lo 0 a 200 km/h si copriva in 11,30 secondi.
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Il prezzo di lancio fu 374 milioni di lire. Furono realizzati 1.337 esemplari che oggi valgono milioni di euro. In alto, sul profilo tedoradze.giorgi, potete osservare una rappresentazione grafica di una versione moderna. Giudicate voi se potrebbe essere una valida erede della F40 originale.