In Formula 1 vi sono sempre state zone grigie del regolamento tecnico che sono state sfruttate dai top team. La Ferrari è stata l’unica squadra senza ombre nel 2024.
Il campionato 2024 sarà ricordato come uno dei più anomali di tutti i tempi. In una prima fase la Red Bull Racing motorizzata Honda stava dominando la scena, in seguito la McLaren Mercedes ha rimontato sino a lottare per il riconoscimento iridato, sino all’ultimo round, contro la Scuderia Ferrari. Con una vittoria finale ad Abu Dhabi di Lando Norris il team di Woking ha celebrato un mondiale costruttori che mancava dal 1998.
A far sorgere dei dubbi ai fan è stato un calo repentino, da Miami in avanti, della RB20 che stava dominando la scena. Il team con sede a Milton Keynes non è riuscito a confermarsi campione, soprattutto a causa del calo di performance della seconda guida, Sergio Perez. La McLaren, invece, è riuscita a sfruttare i passi falsi della concorrenza per issarsi sul tetto del mondo, grazie a qualche aggiornamento tecnico miracoloso.
“Ci sono state cose che sono accadute sullo sfondo e che hanno fatto sì che non avessimo alcuna possibilità in alcune gare. Lo so per certo, ma nessuno lo ammetterà mai“, ha affermato Max Verstappen in una intervista riportata da Motorsport.com. L’olandese aveva lanciato già delle bordate in passato, ma stavolta pare aver voluto mandare un messaggio chiaro. Il mini-DRS della McLaren, poi bandito, ha agevolato la vittoria di Oscar Piastri nel GP dell’Azerbaigian. Il successo dell’australiano ha portato il team di Woking a vincere il riconoscimento iridato.
La beffa ricevuta dalla Ferrari
La McLaren ha risposto alle provocazioni della Red Bull Racing. Il tecnico della squadra papaya, Neil Houldey, ha annunciato: “Come squadra, in realtà, c’è un senso di orgoglio nel sapere che ci sono altri team preoccupati per la loro posizione in campionato, preoccupati per ciò che stiamo facendo“. Norris e Piastri hanno festeggiato il titolo costruttori, ma con più cattiveria avrebbero potuto sfilare la corona a Verstappen. Ci riproveranno nella prossima stagione.
La Ferrari è rimasta a bocca asciutta senza riconoscimenti iridati. Al posto di Carlos Sainz, nella prossima annata avrà tra le sue file Lewis Hamilton e potrà puntare al massimo riconoscimento, tuttavia occorrerà fare meno gli amici dei rivali e farsi sentire nella stanza dei bottoni. La F1 è soprattutto politica e la Rossa deve farsi sentire in caso di nuovi casi anomali che hanno macchiato la credibilità tecnica della massima categoria del Motorsport.