Le auto elettriche sono in grave difficoltà, e le cose potrebbero peggiorare ancora. Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, parla chiaro.
Quello relativo alle auto elettriche è un tema sempre più attuale, che vede coinvolti i costruttori, i governi ed ovviamente i clienti, in un continuo braccio di ferro, in cui c’è, almeno per ora, solo una certezza. Le BEV non piacciono e non riescono in quel salto di qualità che l’Europa auspica da tempo, in una situazione che sta mettendo in ginocchio i marchi che, su di loro, avevano scommesso molto tempo fa. Il crollo delle vendite ha portato alcuni brand a fare dei passi indietro, tornando a sviluppare motori termici ed ibridi in chiave futura.
La Mercedes, l’Audi, la BMW e tanti altri hanno intenzione di lavorare ancora per anni sui motori termici, avendo fatto capire che solo loro permettono di incassare soldi dalle vendite, mandando così avanti le aziende. Le auto elettriche stanno annientando l’indotto dell’industria automobilistica, e l’Italia ha deciso di usare il pugno di ferro in chiave 2025. Come già saprete, non ci saranno più incentivi statali a partire dal 2025, ed il ministro ha deciso di essere ancor più chiaro nel confermare la propria decisione. Andiamo a scoprire quali sono i piani del governo per il prossimo anno.
Auto elettriche, Urso conferma che non ci saranno incentivi
La vendita delle auto elettriche in Italia non ha mai raggiunto volumi sufficienti per competere con i pochi paesi europei in cui sono stati ottenuti buoni risultati, e la situazione non potrà che peggiorare a partire dal 2025. Infatti, il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha confermato che l’incentivo auto non sarà rinnovato dal prossimo anno, anche se l’obiettivo è quello di proteggere i nostri marchi, investendo quasi un miliardo di euro negli aiuti alla produzione nei nostri confini. Vedremo se questa sarà la mossa giusta o meno.
Ecco le parole del ministro Urso: “Per il settore automotive ci saranno 750 milioni di euro o qualcosa in più, ma non sono previsti incentivi per l’acquisto, neanche per le auto elettriche“. Dunque, è arrivata un’importante conferma da parte dell’esecutivo, che non ha incenzione di tornare su una decisione già presa e che era stata comunicata più di un mese fa. Per le BEV potrebbe essere la mazzata finale in Italia, dove le vendite, come anticipato, non hanno mai spiccato il volo.