La Casa di Arese ha fatto faville con un motore montato su una berlina vendutissima. Scopriamo di quale modello si tratta.
L’Alfa Romeo ha dimostrato di essere una Casa costruttrice innovativa sul panorama internazionale. Oggi si è adeguata al trend internazionale dei SUV ma un tempo era al top in diversi segmenti e con motori all’avanguardia. L’eleganza della carrozzeria è unita a quella di motori potenti. Un marchio che ha fatto la storia anche nell’automobilismo, vincendo i primi due campionati di Formula 1.
La potenza dei motori rimane un tratto distintivo di tante Alfa Romeo, tra cui la mitica 156. La vettura segmento D venne commercializzata dal 1997 al 2005. Venne poi sostituita nel 2005 dalla Alfa Romeo 159 e fu venduta anche nelle versioni Sportwagon (2000-2006) e Crosswagon (2003-2007), oltre che berlina. Le dimensioni erano le seguenti: 444 cm di lunghezza, larghezza di 174 cm e un’altezza di 139 cm, con un peso di 1250 kg.
Il designer Walter de Silva rese al meglio il DNA storico della Casa di Arese. La vettura non aveva più uno stile spigoloso, come la 155, ma forme sinuose. Stesso discorso per l’abitacolo, caratterizzato da una intera plancia e due grandi elementi circolari che costituiscono il cruscotto di fronte al pilota. Il cuore pulsante era un motore Multijet, introdotto nel 2022, che nelle varianti a gasolio divenne gettonatissimo.
La 156 fu rivoluzionaria perché, per la prima volta, su un modello di grande serie vennero creati dei componenti di assemblaggio in magnesio. Vennero realizzati in questo materiale la traversa di supporto della plancia, l’anima metallica dello sterzo e il telaio dei sedili anteriori. Questa Alfa Romeo era un portento. A gasolio era nata in diverse varianti, con il Multijet 4 cilindri da 1910 di cilindrata che sprigionava 140 cavalli.
La 156 raggiungeva una velocità massima di 209 km/h. Nonostante le performance da sportiva di razza i consumi erano vantaggiosi, visto che si stanziavano sui 16,3 km al litro. Erano numeri strepitosi per un’auto di oltre 20 anni fa. Il motore diesel Multijet fece grande la 156, ridefinendo i canoni di un propulsore che un tempo fece faville e che oggi sarebbe demonizzato. La deriva di un mondo dell’Automotive ricco di incoerenze dove si punta su SUV elettrici dal futuro piuttosto incerto.
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