Drammatica decisione da parte dei vertici Audi, che hanno scelto di chiudere uno dei siti di produzione più famosi. Ecco cosa sta accadendo.
Non è una fase positiva per il mercato delle quattro ruote, ed i continui cali di vendite e profitti stanno portando a misure drastiche. Il gruppo Volkswagen è in grave difficoltà e presto verranno chiusi alcuni stabilimenti in Germania, cosa che non era mai accaduta dal 1937 ad oggi, anno della fondazione del brand di Wolfsburg. Di tale gruppo fa parte anche l’Audi, altro costruttore che non sta vivendo un periodo esaltante sotto certi aspetti.
Da tempo, infatti, si parla della possibile chiusura del sito di produzione belga di Bruxelles, anche se nelle ultime settimane erano emerse alcune indiscrezioni che sembravano far ben sperare, ma tutto si è poi risolto nel peggiore dei modi. Il gruppo Volkswagen, che come detto, è proprietario di Audi, ha deciso per la peggior conclusione di questa vicenda, con licenziamenti e tagli che sono dunque in vista.
Dopo una lunga attesa, è arrivata l’ufficialità tanto temuta. Lo stabilimento Audi di Bruxelles verrà chiuso per volontà del gruppo Volkswagen, con i lavoratori che non passeranno di certo un Natale da sogno. Anche in un paese come il Belgio la situazione lavorativa risulta essere molto complessa, e le speranze di coloro che, giocoforza, perderanno il loro posto nella fabbrica di Bruxelles, possono solamente sperare nel sistema degli ammortizzatori sociali, a cui si aggiungono anche provvedimenti ad hoc che andranno studiati tra il governo locale ed il costruttore dei quattro anelli.
La speranza della Volkswagen e dei lavoratori era quella di trovare un possibile acquirente per questo stabilimento, in modo da salvaguardare i posti di lavoro, ma nessuno si è fatto avanti. Il portavoce del gruppo ha affermato: “Non c’è stato nessun potenziale investitore per lo stabilimento, e la ricerca attiva di un investitore è ora ufficialmente terminata“. Dunque, i 3 mila dipendenti dello stabilimento Audi di Bruxelles verranno ora licenziati, e fa specie pensare che tutto sia legato alla crisi che la VW vive da tempo a causa del fallimento delle sue politiche sull’auto elettrica. Ad andarci di mezzo, come al solito, sono i soli lavoratori.
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