Il marchio Citroen, parte del gruppo Stellantis, deve affrontare un problema non da poco. Ecco cosa è accaduto e come farsi risarcire.
L’anno da incubo di Stellantis sembra non poter conoscere conclusione, tra un crollo verticale delle vendite e problematiche legate alla sicurezza, che hanno fatto scattare un notevole quantitativo di richiami. Tra i marchi di punta del gruppo c’è anche la Citroen, che sta affrontando lo scandalo degli airbag Takata, azienda giapponese che si occupava di fornire i dispositivi di sicurezza per il vecchio modello della C3, ma anche della DS3, che ha provocato, al contrario, gravi problemi di sicurezza.
Pare che ci sia andato di mezzo addirittura un morto in quel di Catanzaro, per via dei malfunzionamenti dell’airbag su oltre mezzo milione di vetture, prodotte tra il 2009 ed il 2019. Nello specifico, questo airbag potrebbe portare a gravi lesioni se non la morte degli occupanti dei veicoli non essendo stato prodotto in maniera corretta, con Stellantis che ha addirittura inviato una lettera ai proprietari delle vetture coinvolte, invitandoli a non mettersi al volante. Nelle prossime righe, vi spiegheremo come procede il discorso risarcimenti, che provocherà altre perdite importanti al brand Citroen ed alla holding multinazionale olandese.
Secondo quanto era emerso a settembre, erano state riparate solamente 102 mila auto, con il CEO di Stellantis, vale a dire Carlos Tavares, che era però fiducioso in una completa risoluzione del problema entro le feste di Natale. Il caso che ha coinvolto la Citroen C3 di vecchia generazione e la DS3 non è ancora risolto, e c’è di mezzo anche un risarcimento per i proprietari colpiti, ma non in Italia. Secondo l’avvocato David Guyon, in Francia c’è una legge che prevede un risarcimento che va dagli 8.000 ai 12.000 euro, cifra oggi uguale se non superiore al valore della gran parte di queste auto, che hanno ormai diversi anni sulle spalle.
Secondo quanto era emerso qualche tempo fa, molti dei proprietari non erano a conoscenza di questa legge, ed è così che un gruppo di avvocati sta lavorando alle varie pratiche per consentire ai clienti di ottenere un importante indennizzo. Tuttavia, sembra che in Italia non esista una precisa legge che tuteli coloro che sono stati colpiti dal richiamo, ma diverse associazioni dei consumatori sono a lavoro per cercare di fare giustizia. Per la Citroen è una situazione molto seria ed ancora difficile da risolvere.
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