Il gruppo Piaggio tentò di produrre un’auto tantissimo tempo fa, ma il risultato non fu certo positivo. Ecco tutti i dettagli.
Il successo del gruppo Piaggio è ben noto in tutto il mondo, un colosso globale che ottiene risultati clamorosi sul fronte delle vendite grazie ai suoi modelli a due ruote. Tuttavia, oggi vi porteremo indietro nel tempo per scoprire i segreti di una sua auto, che purtroppo non riuscì ad ottenere i risultati sperati.
Stiamo parlando, nello specifico, dell’ACMA Vespa 400, una microvettura progettata dalla Piaggio, che però prodotta in Francia, presso Fourchambault, dalla consociata azienda ACMA, piccola casa costruttrice transalpina attiva dal 1949 al 1962. L’ACMA Vespa 400 venne prodotta per meno di cinque anni, dal 1957 al 1961, e c’è da dire che non fu un trionfo sul fronte delle vendite. Andiamo a scoprire la sua breve e sfortunata storia sul mercato dell’auto.
Era il 1952 quando il gruppo Piaggio costruì il primo prototipo di una sua auto, pochi anni dopo aver brevettato la famosissima Vespa. I primi modelli furono scartati non avendo convinto i grandi capi, ma fu il progetto 3V ad ottenere invece dei buoni riscontri, e veniva testato solamente nelle ore notturne, in modo da mantenere il riserbo assoluto sul progetto a quattro ruote. L’idea di provare il grande salto nelle auto fu di Rinaldo Piaggio, e la nuova ACMA Vespa 400 fu il progetto più interessante, ed era una citycar dalle forme e dimensioni molto compatte.
Per andare nel dettaglio, era spinta da un motore monocilindrico a due tempi da appena 13 cavalli, ma all’epoca la potenza non era di certo paragonabile a quella raggiunta sui modelli odierna. A livello di architettura, in ogni caso, si trattava di un motore più motociclistico che automobilistico, ma le soluzioni tecniche erano comunque innovative per l’epoca. L’anteriore era davvero curioso, con forme arrotondate sia nella carrozzeria che nei fari. Il tettuccio poteva essere aperto, per dare freschezza nelle calde giornate estive.
Il cambio presentava tre rapporti, ai quali si aggiungeva anche la retromarcia. Ad impedire che l’auto di Piaggio facesse successo fu la FIAT, che stava lavorando ad un progetto simile, ovvero la 500, erede della Topolino. Un accordo tra le famiglie Agnelli e Piaggio fece sì che questa ACMA Vespa 400 fosse venduta solamente in Francia, e questo fu ovviamente un duro colpo per le ambizioni in Italia. Complessivamente, ne vennero prodotte solo 30 mila.
Oggi vi parleremo di alcune auto sportive che, per un motivo o per l'altro, sono…
Si mette male per la Ford ed i suoi dipendenti, molti dei quali, per via…
L'acquisto di un'auto mediante finanziamento è una pratica molto nota, ed oggi ti sveleremo come…
Auto che arrivano a 500 km/h non le avremmo immaginate nemmeno nei film di fantascienza.…
Drammatica decisione da parte dei vertici Audi, che hanno scelto di chiudere uno dei siti…
La FIAT Grande Panda non è ancora ordinabile in Italia, ed ora emerge il motivo…