Il marchio europeo di auto è fortemente preoccupato dalla possibile introduzione dei dazi UE: lo scenario è davvero cupo.
Nelle ultime settimane si fa un gran parlare dei dazi della Commissione Europea sulle auto elettriche prodotte in Cina: se tutto andrà secondo i piani le nuove tariffe doganali diventeranno definitive il 2 novembre prossimo. Tuttavia le case automobilistiche cinesi stanno cercando di trovare un accordo con l’UE per provare a evitare questo scenario.
Le conseguenze, infatti, potrebbero essere molto serie non solo per le aziende cinesi ma anche per tutti quei modelli che alcuni brand europei scelgono di assemblare nei propri stabilimenti nel Paese asiatico. Tra questi marchi c’è anche lo spagnolo Cupra, che realizza il suo nuovo SUV Tavascan nel sito di Anhui – nell’est della Cina – di proprietà del Gruppo Volkswagen.
Il CEO di Cupra, Wayne Griffiths, ha fatto chiaramente capire che se dovesse davvero entrare in vigore la nuova tassazione i danni sarebbero gravi sia per il nuovo modello di SUV che per l’intero marchio. In occasione della presentazione della nuova Cupra Terramar a Barcellona il CEO del brand spagnolo non ha usato molti giri di parole, spiegando chiaramente che l’introduzione dei nuovi dazi da parte dell’Unione Europea “mette a rischio l’intero futuro finanziario dell’azienda“.
Cupra a rischio: i dazi UE potrebbero affossare il marchio spagnolo
Griffiths evidenzia poi come l’intenzione iniziale fosse quella di fornire la massima protezione all’industria automobilistica del Vecchio Continente. Il problema è che la direzione intrapresa rischia davvero di mettere in ginocchio marchi come Cupra: “Per noi sta avendo l’effetto opposto – tuona il CEO del brand iberico – Dobbiamo trovare una soluzione“.
Le paure di Wayne Griffiths sembrano essere fondate. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa internazionale Reuters, infatti, uno dei modelli che subirebbe più pesantemente le conseguenze dell’introduzione dei nuovi dazi sarebbe proprio il nuovo SUV Tavascan di Cupra. Il veicolo si basa su una powertrain al 100% elettrica: ciò significa che con la nuova tassazione il marchio spagnolo avrebbe enormi difficoltà a raggiungere nel 2025 gli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica imposti dall’Unione Europea.
Se Cupra non dovesse farcela scatterebbero le sanzioni e di conseguenza il marchio iberico si troverebbe costretto a effettuare tagli sulla produzione. Lo stesso Griffiths sottolinea come uno scenario di questo tipo provocherebbe conseguenze in termini occupazionali nella sede del brand in Spagna. Al momento Cupra non vuole spostare la produzione in un altro luogo ma è chiaro che di fronte agli eventuali dazi dell’UE ogni ragionamento è d’obbligo.