Ci sono nuovi sviluppi sul fronte Cina-Italia in ambito automotive. Adesso è arrivata la richiesta ufficiale da parte del Governo
La Cina è il nuovo che avanza nel mercato dell’auto, una vera e propria potenza che da circa un decennio è il paese che produce più vetture al mondo con l’obiettivo, ora, di conquistare anche l’Europa. Il paese del Dragone sta cavalcando l’onda delle auto elettriche, grazie ad un vantaggio enorme accumulato nei confronti della concorrenza su queste nuove tecnologie.
L’Unione Europea sta cercando di evitare un empasse dell’industria automobilistica causata dall’avanzata cinese ed è così che ha aumentato a dismisura i dati sulle auto prodotte in Cina. Questo provvedimento, per il momento, non sembra spaventare i produttori orientali che vogliono continuare ad espandersi dalle nostre parti.
Nel frattempo, un produttore di auto cinese potrebbe spostare una parte della propria attività in Italia, affiancando così Stellantis, finora monopolista con Fiat, Maserati e Jeep. Produttore che se arriverà dovrà adottare una linea guida stabilita dal Governo.
Auto, la richiesta Governo Meloni al possibile nuovo produttore
L’unico produttore di auto in Italia, come ben noto, è il gruppo Stellantis, che ha diversi marchi al suo interno che però non stanno di certo vivendo un periodo esaltante. Proprio per questo, il Governo italiano vuole ampliare la produzione ed accogliere un secondo colosso dei motori che, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe essere Dongfeng.
Secondo quanto riportato da “Bloomberg“, il Governo italiano avrebbe richiesto al possibile nuovo produttore di far montare sulle auto eventualmente prodotte sul nostro territorio dei sistemi multimediali interamente realizzati in Italia. Una scelta, a quanto pare, che sembra essere dovuta a questioni di sicurezza informatica.
Questa sarebbe una delle condizioni poste dall’esecutivo per far sì che un produttore proveniente dal paese del Dragone arrivi dalle nostre parti, in un futuro neanche troppo lontano. Si vuole evitare un caso simile a quello di TikTok, sanzionata dall’Europa per il mancato rispetto delle norme GDPR ed anche per una discussa gestione dei dati generati dagli utenti.
Secondo quanto emerge, anche elementi come i freni, i pistoni, le bielle ed anche i sistemi elettronici dovranno essere prodotti in Italia per un totale dell’80% della componentistica che fa parte di un’auto. Dunque, si vuole aprire alla Cina per avere un secondo produttore dalle nostre parti ma l’obiettivo è comunque quello di preservare un’importante presenza del made in Italy.