Lo fanno tantissimi e Tesla lancia l’allarme. Il rischio è grosso, ecco perché bisogna dimenticarsi questo trucco
Ciò che ancora fa storcere il naso quando si parla di auto elettriche sono l’autonomia e il tempo di ricarica. Malgrado negli ultimi anni, importanti costruttori e start up abbiano lavorato su questo fronte, aumentando la capienza della batteria così da permettere di coprire almeno 400 km senza doversi fermare, l’attesa alla colonnina resta lunga. A meno che non si disponga di un veicolo di alta gamma, per riportare al 100% il livello di energia è necessario attendere ancora delle ore.
Come spesso accade però, l’ingegno delle persone fa sì che vengano trovati degli escamotage per ovviare ai diversi problemi che via via si fanno evidenti. Nella fattispecie, il colpo di genio in questione è venuto ai proprietari di automobili Tesla. Vi starete chiedendo come sia stata accolta la novità dal costruttore. La risposta è … decisamente male, considerato l’allarme immediatamente lanciato circa la pericolosità di questo bizzarro escamotage.
Auto elettriche, Tesla contro il trucco per la ricarica: è pericoloso
Tutto parte da un dato di fatto ovvero che ricaricare rapidamente il proprio veicolo elettrico può portare al surriscaldamento. Di conseguenza, i Supercharger V2 forniti dal colosso a stelle e strisce sono provvisti di sensori collocati sui cavi che, in caso di eccessivo aumento della temperatura, diminuiscono la velocità di ricarica. Alcuni clienti particolarmente ingegnosi hanno però individuato un metodo, a dir poco casalingo, utile per evitare che questo avvenga e, dunque, favorire una ricarica più rapida.
Coprendo la maniglia del cavo con un asciugamano bagnato, il rallentamento verrebbe annullato e anzi si verificherebbe un incremento della rapidità di ricarica.
Non è dello stesso parere il produttore americano che, su X, ha negato la validità di questo escamotage, sottolineando come invece interferisca con i monitor della temperatura, provocando potenziali danni. La richiesta esplicita è stata dunque di astenersi dal praticare questa modalità di ricarica, in modo da permettere ai sistemi di funzionare in maniera corretta e di rilevare eventuali problemi.
Nonostante il tentativo di dissuasione della Casa, sarebbero numerose le testimonianze a favore dell’efficacia del sistema. Per il sito Out of Spec Studios, grazie al panno inumidito si passerebbe da una velocità di 58 kW a 119 kW. Un bell’incremento che avrebbe perfino stuzzicato l’interesse della General Motors. Il colosso statunitense starebbe addirittura brevettando una soluzione simile, ovviamente meno artigianale e più complessa, per rendere la ricarica più immediata.