Il brand Jeep, controllato dal Gruppo Stellantis, ha emesso un maxi richiamo a causa di un guaio tecnico su uno dei suoi modelli
Il marchio Jeep si è evoluto tantissimo negli ultimi anni, allargando la gamma e puntando persino a tecnologie elettriche. Il DNA storico ne ha un po’ risentito ma questo processo era già iniziato sotto la gestione Marchionne di FCA. Con il passaggio nel colosso italo-francese, l’evoluzione di Jeep è proseguita e ora segue le attuali tendenze del mercato.
Non è la prima volta che vi raccontiamo di problemi tecnici delle Jeep. Ora è previsto un nuovo richiamo (numero 23V-116), comprendente ben 69.201 esemplari, dotati di cambio manuale. Come riporta Autoevolution, i veicoli interessati sono la Wrangler e il pick-up Gladiator, venduti sul mercato statunitense.
Cosa è accaduto? La piastra di pressione intermedia del gruppo frizione finirebbe per surriscaldarsi in modo anomalo su tali unità, determinando crepe o fori nella scatola del cambio. I detriti riscaldati, espulsi dalla campana della trasmissione, rappresentano un pericolo, con la perdita di potenza motrice durante la guida ad alta velocità. Gli specialisti di FCA US LLC non avevano una soluzione disponibile per il problema suddetto. Sono stati portati avanti dei test ed è stata avanzata la proposta di cambiare il gruppo frizione ed effettuare un aggiornamento software.
Maxi-richiamo Jeep, il motivo
Le Wrangler e il pick-up Gladiator interessati avranno bisogno di avvisi acustici e visivi quando la temperatura della piastra di pressione interna sale a livelli di frattura. Sebbene il cambio manuale a sei marce provenga dalla Casa giapponese Aisin, la piastra di pressione e il disco sono forniti dalla nota azienda Schaeffler Group USA Inc.
I mezzi interessati dalla procedura di richiamo sono stati prodotti nel 2021. I proprietari dei fuoristrada possono eseguire l’identificazione di 17 caratteri nei database di Jeep e NHTSA. Le Wrangler e Gladiator vengono prodotte in Ohio, i VIN dovrebbero essere con 1.
L’aggiornamento si è reso necessario e sarà, naturalmente, gratuito. Rimane il danno d’immagine per il marchio facente parte del Gruppo Stellantis. Per fortuna i proprietari del Wagoneer basato su Ram 1500 e il più elegante Grand Wagoneer possono tirare un sospiro di sollievo. Tra un anno la Wrangler dovrebbe ricevere una configurazione ibrida plug-in 4xe, aggiornata per l’anno modello 2025.
Se negli Usa, la Jeep è stata costretta a questo imponente richiamo, in Europa è ancora in corso quello per la sostituzione degli airbag Takata sulle Citroen C3 e DS prodotte nello scorso decennio. Un richiamo imponente che avrebbe coinvolto 600mila veicoli, per i quali è stato intimato lo stop prima della riparazione del dispositivo difettato.