In una industria delle quattro ruote sempre più scontata e omologata a standard collettivi, sorprendono i progetti old school. Svelato il gioiello segreto della Porsche.
C’era una volta una factory tedesca indipendente dalle dinamiche politiche del Gruppo VW che creava dei bolidi destinati a mettere i bastoni tra le ruote alla Ferrari e a tutti i top brand. Ci riferiamo alla Porsche e ai modelli progettati per sconvolgere la concorrenza dentro e fuori la pista.
La storia di Porsche è strettamente connessa a quella della 24 Ore di le Mans. Per l’edizione del 1996 i tecnici crearono una versione GT1 della 911. La regina della gamma Porsche venne progettata da Norbert Singer ed era una versione estrema dell’auto di serie. Parte del telaio era stato preso dalla 993, mentre la carrozzeria e gli interni erano stato creati da zero. Sotto il cofano la GT1 vantava motore 6 cilindri boxer 3.198cm³ turbocompresso e raffreddato ad acqua, che sprigionava una potenza di 600 CV a 7.200 giri/min.
Le 911 della serie 993 avevano motori raffreddati ad aria e con due valvole per cilindro. La GT1 presentava una particolare collocazione del motore: non posteriore a sbalzo, ma centrale. Il cambio era un manuale a 6 marce. L’impianto frenante, con dischi in carbonio da 380 mm, era griffato Brembo a otto pistoncini davanti e quattro dietro. Il segreto? Grazie alla scocca in kevlar, la GT1 pesava solo 1.050 kg. Cosa accadrebbe se questi concetti fossero rispolverati, magari con tanta fibra di carbonio, per un evento speciale?
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Spunta una Porsche spaziale
La 911 GT1 del 1996 presentava dei gruppi ottici anteriori tondi, ereditati dalla 911 993. Una versione moderna è stata fotografata nel momento in cui scendeva da un aereo nell’aeroporto internazionale di Los Angeles. E’ in direzione del Monterey Car Week, dove si unirà alla grande festa di auto esotiche californiane. In molti hanno ipotizzato si trattasse di una vecchia Porsche 911 GT1 Strassenversion di generazione 993 proprio per un muso simile.
Non presenta un ampio alettone posteriore fisso, ma uno spoiler a coda d’anatra. Vanta enorme prese d’aria dietro le portiere, non presenti sulla GT1, e una griglia anteriore più grande e luci più sottili. C’è chi ha pensato persino che non si trattasse di una Porsche, ma di un modello svelato dall’azienda di ingegneria britannica RML.
Porsche ha annunciato che non sa nulla del modello svelato nell’aeroporto di LA. Potrebbe essere una one-off concepita da un magnate, appassionato del brand di Stoccarda. Ne sapremo di più alla kermesse di Pebble Beach.