Lancia Delta, il mito finisce fatto in pezzi: immagini che fanno male al cuore

Vedere una icona del Made in Italy come la Lancia Delta fatta a pezzi fa male al cuore. Le immagini vi faranno girare la testa.

La terza generazione della Lancia Delta venne prodotta, dal giugno 2008 alla primavera 2014, nello stabilimento Fiat di Cassino a Piedimonte San Germano, nel Lazio. Non ha nulla a che vedere con la storica prima gen che fece la storia nei Rally. Prendendo il posto della seconda generazione della Delta, la terza serie è stata venduta anche in Irlanda e Regno Unito con marchio Chrysler.

Lancia, spunta un video di una Delta terribile
Lancia (AdobeStock) – Fuoristrada.it

La Delta è stata creata sul pianale space-frame della FIAT prodotta nel 2007. E’ una vettura compatta che non ha fatto segnare i super numeri di vendita della prima gen. L’ultima Delta, già prima che la seconda serie cessasse la propria vita, era stata annunciata con largo anticipo con dei concept. Ora già si parla di una erede full electric che dovrebbe allargare l’attuale gamma della Lancia che prevede solo la nuova Ypsilon.

La Delta più sinuosa della storia è stata creata per risultare comoda e funzionale per la grande città. Addio allo stile sportivo in ragione di un family feeling comfotevole. Le concept Granturismo Stilnovo e Granturismo del 2003 vennero lanciate nel salone dell’automobile di Barcellona. Il concetto stilistico del prototipo venne proposto anche per il modello definitivo.

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Lancia, ridotta in pezzi

L’auto prototipo misurava 4.236 mm di lunghezza, era larga 1.828 e alta 1.465 mm. Furono gettate le basi così dell’ultima serie della Delta. Venne, infatti, proposta con una carrozzeria a 3 porte un nuovo concetto di compattezza. Il modello 1.6 Multijet DPF Platino disponeva di un motore 4 cilindri in linea, posto in posizione anteriore trasversale di 1598 cm³ da 120 CV a 4.000 giri al minuto. La trazione era anteriore con cambio manuale a sei rapporti.

Lancia, ridotta in pezzi
Lancia Delta demolita (Adobe) Fuoristrada.it

Il basamento del motore era in ghisa con testa in lega leggera, la distribuzione era a due alberi a camme in testa, quattro valvole per cilindro. L’alimentazione era a iniezione diretta common rail, e la sovralimentazione era garantita da un turbocompressore a geometria variabile e intercooler. Le sospensioni anteriori a ruote indipendenti montano ammortizzatori idraulici MacPherson a molle elicoidali con barra antirollio, mentre le sospensioni posteriori erano a ruote interconnesse ad assale torcente, con ammortizzatori idraulici e molle elicoidali.

Sulla pagina Facebook di Parmar Semm vedrete tutto distrutto. Si tratta di immagini forti per gli amanti della Delta. E’ stata criticata la qualità della Lancia, ma qualsiasi auto demolita fa questa fine sotto una pressa.

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