Le auto, nel 2025, dovranno ritornare a marciare sui numeri dell’era pre-Covid. Scopriamo le strategie legate ai nuovi bonus.
L’Italia è pronta ad accogliere un piano di incentivi sulle auto innovativo. La filiera produttiva, oramai, è trascinata dai bonus. Nel 2024 il programma ha dato i suoi frutti, ma le somme stanziate sono terminate a tempi record, almeno per quanto riguarda le auto termiche ed ibride. Gli obiettivi dal prossimo anno saranno improntati su una strategia che duri più anni. 
Il Gruppo Stellantis continua ad essere in crescita, sebbene la filiera elettrica stenti ancora a decollare. La riunione sull’Automotive al ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) con Adolfo Urso, le associazioni di categorie, aziende e sindacati ha condotto a nuovi obiettivi. Come vi abbiamo anticipato nei giorni scorsi il governo è riuscito a strappare un accordo per la produzione di almeno un milione di vetture in Italia.
La nuova Fiat 500 ibrida sarà realizzata presso lo storico stabilimento di Mirafiori. Il debutto è previsto tra fine 2025 e inizio del 2026. Il piano attuale degli incentivi scade il 31 dicembre 2024. Il nuovo Ecobonus dovrà essere maggiore per l’acquisto di auto a basse emissioni, per chi rottama veicoli vecchi, e focalizzato su un aiuto concreto alle classi meno abbienti. Si seguirà il modello francese con un sostegno verso le case costruttrici europee.
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Incentivi auto, strategia pluriennale
“È nostra intenzione – ha affermato il ministro Urso, come riportato sulla Gazzetta dello Sport – cambiare il piano incentivi per i prossimi anni e di questo parleremo con voi in questa sede e durante riunioni tecniche successive per meglio modellare il piano“. Il fondo Automotive consterà di 750 milioni per il 2025 e di un miliardo annuo dal 2026 al 2030. In agosto e settembre sono stati stabiliti altri incontri con i nuovi produttori cinesi. 
Tra i marchi vi potrebbero essere Dongfeng, Aiways e Byd che si è mossa per impiantare basi in Ungheria. Si è aperto un dialogo relativo a ipotesi di cooperazione industriale finalizzata alla produzione di autoveicoli, veicoli commerciali e bus in Italia. Nel 2023 sono state prodotte circa 700mila vetture nel nostro Paese. L’esecutivo spera di portare questo numero ad un milione. Il governo, inoltre, ha affermato di voler utilizzare il golden power, ovvero la possibilità di veto, oppure di dettare condizioni, sulla vendita di aziende di interesse nazionale.