Ford, rischio incendio: maxi richiamo, i modelli coinvolti

La Ford è un brand che non vive una fase esaltante, ed ora c’è un nuovo allarme per la casa statunitense. Ecco cosa è accaduto.

Uno dei temi che più di frequente tengono banco nel settore automotive è quello dei richiami, una vera e propria piaga dei nostri tempi. La Ford è uno dei marchi che più spesso è coinvolta in questi spiacevoli episodi, tant’è che secondo la NHTSA, nel 2024 è il marchio che negli USA, assieme alla Chrysler, ha richiamato più volte i propri veicoli.

Ford rischio incendi
Ford altro richiamo – Fuoristrada.it

Ovviamente, ogni richiamo corrisponde ad un danno economico notevole, dal momento che i clienti non versano neanche un centesimo per la riparazione ed i controlli delle proprie auto, ed il tutto ricade sulle tasche del costruttore. A ciò si aggiunge un danno d’immagine non da poco, visto che la sicurezza delle auto non è proprio al top quando si verificano dei richiami con così tanta frequenza. La Ford pare esserci cascata di nuovo, e quelli di cui vi parleremo nelle prossime righe è uno dei richiami che ha fatto più scalpore in assoluto.

Ford, ben 85.000 veicoli richiamati per rischio incendi

Secondo quanto reso noto dalla NHTSA, proprio in questi giorni, la Ford avrebbe richiamato ben 85.000 SUV Explorer a causa di un rischio di incendio, uno dei motivi di richiamo più frequenti al giorno d’oggi. In particolare, gli Explorer coinvolti sono quelli dotati del pacchetto Police Interceptor Utility, ed il rischio incendio è derivato da un qualche problema che affligge i motori.

Ford Explorer rischio incendi
Ford Explorer in mostra (Ford) – Fuoristrada.it

L’Agenzia Governativa statunitense che fa parte del Dipartimento dei Trasporti ha fatto sapere che il pericolo è molto serio, e che la casa di Detroit ha disposto un richiamo immediato. Infatti, in caso di guasto al motore, l’olio del propulsore ed il carburante possono essere rilasciati nel vano motore o nello scarico, con il pericolo di scatenare un incendio immediato. Al momento, il problema riguarda solamente le Ford Explorer statunitensi, ma chissà che la cosa non possa allargarsi anche ad altri paesi. L’invito è a non utilizzare il SUV per il momento, in attesa che tutti i veicoli vengano controllati.

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