La Ford ha in mente una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda il futuro dei motori. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
Il mondo delle quattro ruote non è certo in un momento facile, con alcuni costruttori che sono riusciti ad uscire dalla fase più critica, mentre altri navigano ancora in acque agitate. La Ford è sicuramente tra di essi, almeno per quanto riguarda il reparto dedicato alle auto elettriche. La casa di Detroit ha deciso di puntare fortemente sulle BEV, probabilmente, come si dice in gergo, facendo il passo più lungo della gamba, come tanti altri costruttori.
Secondo quanto emerso, la Ford perderebbe ben 130.000 dollari per ogni elettrica che vende, a conferma di quanto il processo produttivo sia costoso ed assolutamente non conveniente in questo momento storico. La fine della produzione di modelli amati come la Galaxy, la S-Max e soprattutto la Fiesta, ovviamente modelli termici, ha aggiunto un ulteriore peso alla crisi della casa statunitense, che sta cercando qualche alternativa. L’ultima idea è rivoluzionaria.
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Ford, il progetto è a dir poco incredibile
Le case costruttrici sono costantemente alla ricerca di progetti alternativi ai motori termici tradizionali, in modo da andare verso una transizione ecologica che risulti conveniente ed in linea con quelle che sono le direttive dei governi. Pensate che la Ford sta pensando di trasformare gli scarti delle olive in componenti per le auto, un metodo che ha già fatto parlare parecchio di sé.
Ma come funziona esattamente? Il progetto si chiama COMPolive, ed ha come obiettivo la riduzione dell’uso della plastica ed anche una vera e propria lotta all’inquinamento nei luoghi di produzione, riducendo il quantitativo di rifiuti che si generano nel processo di costruzione di una vettura. Si tratta di una vera e propria rivoluzione per il settore automobilistico, anche se il progetto è ovviamente ancora in una fase embrionale.
A descrivere l’iniziativa ci ha pensato Inga Wehmeyer, ovvero la responsabile di questa iniziativa di casa Ford: “Nella nostra azienda siamo costantemente alla ricerca di metodi innovativi in modo da poter diventare più sostenibili, ed a volte, l’ispirazione può arrivare dai luoghi più impensabili. Sfruttando gli scarti degli alberi di ulivo, abbiamo sostituito tante materie prime derivanti dal petrolio, che utilizziamo nei componenti per gli interni. Le fibre sostenibili vantano una finitura estetica riconoscibile e saranno visibili direttamente per i nostri clienti“.