La famiglia Agnelli continua a sorprendere per i propri possedimenti: nessuno avrebbe potuto mai immaginarlo
Il nome della famiglia Agnelli, nell’immaginario collettivo, è ricollegato immediatamente a due marchi iconici, quello della FIAT nel settore delle automobili e quello della Juventus nel mondo del calcio. Ma i possedimenti della famiglia Agnelli? L’intera famiglia può infatti vantare non solo un patrimonio economico invidiabile a livello internazionale, ma anche la proprietà di una serie di aziende e marchi che ne fanno una potenza inavvicinabile in Italia.
Parlare di impero se si parla di tutti i possedimenti della famiglia Agnelli al completo non è completamente sbagliato. L’universo Exor comprende infatti non solo il gruppo Stellantis, ma anche la compagnia di capital good CNH Industrial, la Ferrari, la Iveco, ma anche i grandi nomi del settore editoriale. Società che magari non porteranno in alto il fatturato di famiglia, ma le permettono di avere stabilità e influenza sotto ogni punto di vista.
Il riferimento ovviamente è al settimanale The Economist e all’intero gruppo editoriale GEDI, che comprende tra le altre cose anche la Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX e diverse emittenti radiofoniche. Testate e aziende tra loro differenti ma che confluiscono tutte nello stesso universo, quello di una famiglia che, nel bene o nel male, ha segnato e continua a segnare la storia d’Italia, sotto ogni punto di vista.
La famiglia Agnelli non smette di stupire: possedimenti clamorosi
Senza considerare i possedimenti immobiliari e le proprietà private, il patrimonio dell’intera famiglia Agnelli resta comunque a dir poco sorprendente. Un universo costruito con grande abilità dai vari membri della famiglia grazie anche all’influenza politica avuta fin dai tempi della monarchia, considerando che Giovanni Agnelli fu senatore del Regno d’Italia.
Una carica politica in qualche modo passata poi ai suoi eredi, come Gianni Agnelli, che è stato senatore a vita, o Susanna e Umberto Agnelli, rispettivamente ministro degli Affari esteri e parlamentare. E ad aumentare il peso specifico dell’intera famiglia, al di là del cognome, è stato negli anni Settanta il matrimonio tra Margherita e Alain Elkann, che ha di fatto dato vita a un altro ramo familiare, quello oggi rappresentato da Ginevra, Lapo e John, in grado di rappresentare un’ulteriore svolta per la storia degli Agnelli.
Tra intrighi, faide sia interne che esterne e un’ambizione spesso senza freni, tutti gli Agnelli sono riusciti a realizzare un patrimonio personale miliardario, invidiabile, frutto di un fatturato, quello di Exor, che continua a crescere, grazie ai successi industriali di Ferrari, Stellantis, CNH Industrial (gruppi che pesano per circa il 65% sull’intero fatturato), senza dimenticare Iveco, Institut Mérieux, Christian Louboutin e tutte le altre aziende che fanno parte dell’universo Agnelli.
Numeri e cifre che spiegano bene cosa rappresenti oggi Exor, una holding finanziaria che può vantare un fatturato di oltre 44 miliardi di euro e che assicura all’intera famiglia una posizione di predominio in Italia e di grande competitività anche a livello internazionale.