Gli Agnelli hanno un giro di affari miliardario. Il loro segreto? La differenziazione del business. Ora si sono lanciati in un nuovo settore.
Avete mai dato retta al detto: “non mettere mai le uova nello stesso paniere?” L’espressione suggerisce di cercare di limitare il rischio di impresa al minimo, qualora il paniere si rompa per un qualsiasi motivo non dipendente dal nostro controllo e si perda tutto. Per questo motivo i veri ricchi hanno le mani in pasta in tantissimi settori.
La famiglia Agnelli-Elkann vanta un impero economico come pochi eguali nel mondo. L’erede designato da Gianni Agnelli, John Elkann, controlla attraverso anche la Giovanni Agnelli Bv, la maggioranza di Exor, la holding che è azionista di maggioranza tra le altre di Juventus, Ferrari e Stellantis. Attività che valgono miliardi di euro e rendono l’attuale Presidente della casa modenese uno degli uomini più ricchi di Italia.
John Elkann è nato a New York il 1° aprile del 1976 da Margherita Agnelli e da suo marito Alain Elkann, giornalista e scrittore svizzero. Nel 2000 si è laureato in ingegneria con una tesi sulle aste online. Gianni Agnelli lo nominò suo erede, anche a causa della morte, a soli 33 anni, di Giovanni Alberto Agnelli, figlio di Umberto Agnelli e nipote di Gianni.
La cassaforte della famiglia Agnelli è stata battezzata la Dicembre Società Semplice, una holding che un tempo era controllata dal nonno e che oggi è stata ereditata da John Elkann. L’universo Exor, oltre alla FIAT, comprende la compagnia di capital good CNH Industrial, la Ferrari, il Gruppo industriale Iveco, la società calcistica Juventus, il settimanale The Economist e il gruppo editoriale GEDI. Possedimenti assurdi che spaziano in svariati settori.
Nuovo business per gli Agnelli
Il Gruppo Exor ha già un Gross Asset Value (valore lordo degli attivi) di oltre 33 miliardi di euro: il 65% deriva dalle partecipazioni in Ferrari, Stellantis e CNH industrial. Sarà sempre meno dipendente dall’Automotive. L’healthcare oggi è un settore molto importante. Una nuova piattaforma che si chiamerà Leverbio investirà fino a mezzo milione per ciascun progetto di ricerca.
L’healthcare ha un valore del 10% degli asset di Exor, che ha quasi finito di reinvestire gli 8,6 miliardi ricavati da Partner Re. La holding ha stretto una partnership con la sgr Claris Ventures per creare una piattaforma di investimento su progetti di ricerca di atenei, centri e ospedali in grado di sviluppare nuovi farmaci. Parliamo di una piattaforma di raccolta di progetti biotech in ambito universitario che possono diventare il canale di sviluppo di una nuova società fondata dal gruppo degli Agnelli e dalla Claris.