La Lancia Delta Integrale ha fatto la storia nelle competizioni Rally. Questo esemplare di FIAT non è risultato da meno in termini di potenza.
Oggi siamo abituati a mastodontici modelli che con la sportività autentica hanno poco a che fare. Un’auto compatta e di dimensioni ridotte potrebbe far divertire più di SUV e infinte berline con un peso esagerato. Questo concetto andrebbe spiegato ai più giovani che sembrano sempre più attratti dall’idea di guidare vetture di grandi dimensioni.
Ad entrare nella leggenda delle quattro ruote italiane sono state vetture basse, leggere ed economiche. Tra queste c’è, certamente, la Panda che non solo si è attestata come una delle city car più funzionali al mondo, ma che, nella versione 4×4, risultava irrefrenabile su qualsiasi superfice. La versione a trazione integrale dell’utilitaria della casa piemontese è sparita dai radar. La FIAT, oggi fante parte del Gruppo Stellantis, ha puntato sull’elettrico e su altri segmenti.
I puristi del marchio italiano vorrebbero tornare a divertirsi a bordo di pepatissime auto di segmento A. La FIAT è diventata un simbolo di versatilità con modelli pronti a qualsiasi evenienza. Il concetto di vettura squadrata e robusta è tornato in auge con il lancio della Nuova Grande Panda, in occasione dei 125 anni del brand, ma è pur sempre un’auto con una impostazione a ruote alte di segmento B. Senza particolari fronzoli uno storico modello di Panda 4×4 è stato creato da una squadra di rally professionistica. Partendo dal modello del 1980 i tecnici hanno realizzato una piccola auto da corsa.
Un mostro di nome Panda
La FIAT ha la sua storia nei mondiali rally, in particolar modo con l’iconica 131 Abarth. Date una occhiata al video in basso pubblicato sul canale YouTube M-Sport perché si è, decisamente, alzata l’asticella. I ragazzi della M-Sport, infatti, hanno sognato in grande, costruendo una Panda basata sulla carrozzeria della Lancia Delta HF Integrale.
Dall’esperienza dei tecnici di M-Sport, storicamente legati al brand Ford, è nata una Panda 4×4 con il motore EcoBoost da 1,6 litri. L’utilitaria è spinta sino a 300 cavalli di potenza massima, diventando una scheggia, dato il basso peso. Il roll-bar, posizionato all’interno dell’abitacolo, obbligatorio nel mondo delle corse, è stato omologato direttamente dalla FIA.
Per alleggerire al massimo la vettura è stato rimosso il divanetto per i passeggeri. Al suo posto c’è soltanto una ruota di scorta, proprio come le vetture che partecipano al WRC. In caso di forature o danni i piloti possono intervenire al volo per continuare la sfida.