La Citroen è parte del gruppo Stellantis, ed oggi vi sveleremo chi si occupa della costruzione dei suoi motori. Ecco i dettagli.
Sul mercato dell’auto esistono una grande quantità di marchi, alcuni più recenti, altri che invece hanno fatto la storia del settore, e che sono ormai entrati nei cuori dei clienti. La Citroen è sicuramente uno di questi, essendo stata fondata nel 1919, quando l’industria che già portava questo nome venne riconvertita a produttrice di automobili dopo aver costruito per anni materiale meccanico e militare. 
Al giorno d’oggi, la Citroen è una vera e propria potenza del mondo dell’automotive e fa parte del gruppo Stellantis, ed è arrivato il momento di svelarvi una curiosità su questo brand. Vi siete mai chiesti chi si occupa di produrre i suoi motori? Vi garantiamo che la risposa a tale quesito non è affatto scontata, dal momento che di mezzo ci sono anche tanti altri costruttori.
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Citroen, svelata la verità sui suoi motori
La Citroen ha sempre fatto parte del gruppo PSA, assieme alla Peugeot e ad altri brand, che a partire dal gennaio del 2021 è confluito in Stellantis. Ebbene, i motori vengono dunque costruiti in collaborazione con gli altri marchi, e spesso sono in comune tra i vari costruttori, un progetto utile per contenere i costi di produzione ed ottenere dei prezzi di listino più bassi. 
Ciò è valido sia per i motori termici, benzina ed diesel che siano, ed anche per quelli ibridi. Lo stesso discorso può essere fatto anche per le auto elettriche, con i powertrain che sono spesso identici anche a vetture ex FCA, anche loro, oggi, parte di Stellantis. Un esempio ci viene direttamente proposto dalla Citroen E-C3, che ha lo stesso powertrain della nuova Fiat Grande Panda, svelata al mondo poco più di un mese fa.
La casa francese sta oggi fortemente puntato sull’elettrico, come, in generale, fa tutto il gruppo Stellantis. Una delle auto di maggior successo del momento è la minicar Ami, ed anche lei condivide il powertrain con la cugina di casa Fiat, vale a dire la Topolino. Per il momento, questa strategia sta funzionando, anche se va detto che la holding multinazionale olandese non naviga di certo in buone acque.