L’estate italiana è una delle più calde di sempre. Per chi ha un’auto elettrica e utilizza l’aria condizionato può esserci un problema
Con le temperature ben oltre la norma che si stanno registrando nel nostro Paese è essenziale viaggiare in auto con un impianto di aria condizionata valido. Basta lasciare l’auto parcheggiata sotto il sole per entrarvi poco dopo in una condizione da girone dell’inferno dantesco.
Per rinfrescare abitacoli roventi per il caldo non si può più fare a meno di uno strumento come il climatizzatore per rendere l’ambiente vivibile. In tutti i casi però per il motore sarà uno sforzo. L’accensione dell’aria condizionata determina, infatti, sia nel caso di vetture termiche che in quelle elettriche, un consumo maggiorato del carburante o della batteria.
L’uso del climatizzatore può determinare un incremento del consumo di carburante che va dal 10 al 20%. Per coloro che invece utilizzano l’aria condizionato in un’auto elettrica c’è il rischio di rimanere a secco di batteria. Quando la differenza tra la temperatura esterna e quella interna è particolarmente elevata il grado di consumo è assurdo nelle auto elettriche come dimostrato dall’Adac, l’automobil club tedesco, attraverso un test specifico.
Per l’esperimento è stata utilizzata la nuova camera climatica, locata presso il Centro Tecnico Adac di Landsberg am Lech, nata per dei test sulle EV. La camera climatica consente di mettere alla frusta i veicoli a temperature comprese tra -20 e +40 gradi Celsius.
Gli ingegneri hanno simulato una afosa giornata estiva con aumenti sino a 35 gradi Celsius. Protagonista del test una Tesla Model Y, una delle EV più vendute al mondo, con un livello di carica residua del 60%. L’aria condizionata è stata impostata sui 20 gradi costanti, grazie alla modalità di flusso continuo di aria condizionata.
La temperatura nell’abitacolo è stata, regolarmente, al di sotto dei 25 gradi, misurata all’altezza della testa e nella zona dei piedi. L’utilizzo dell’aria condizionata ha necessitato costantemente di circa 1,5 kW per il raffreddamento, con qualche picco. La Tesla Model Y ha consumato circa 12 kWh di energia durante le 8 ore di test, con una perdita del 16% di carica della batteria.
In sostanza la EV californiana ha consumato il 2% della capacità della batteria o 8 chilometri di autonomia all’ora. Un motore termico, invece, richiederebbe tra 1 e 1,5 litri di carburante all’ora nelle stesse condizioni con conseguente maggiore produzione di gas scarico. Insomma, rinfrescare l’abitacolo, comunque vada comporta un dispendio importante di energia sia in autonomia che sul carburante. Del resto – come si dice – le comodità costano…
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