Stellantis vende i 2 storici marchi italiani ai cinesi? L’incredibile retroscena che manda tutto in tilt

Il retroscena incredibile su Stellantis che potrebbe stravolgere tutto. Due storici marchi italiani stanno per diventare cinesi.

Giusto qualche giorno fa al Lingotto di Torino FIAT ha festeggiato in pompa magna i 125 anni dalla sua nascita con il motto “Sorridere al Futuro”, presentando ufficialmente la nuova Grande Panda e l’edizione limitata 500e Giorgio Armani. Per l’occasione il presidente John Elkann non ha mancato di esaltare la salute di Stellantis rimarcandone i risultati che l’hanno resa uno dei colossi mondiali dell’automotive.

Stellantis vende due marchi ai cinesi
Stellantis – Fuoristrada.it

Nonostante l’euforia a parole, qualcosa non starebbe andando nel verso giusto. Secondo le indiscrezioni riportate da Il Sole 24 Ore due marchi italiani, nonché iconici del Gruppo sarebbero ormai prossimi a diventare cinesi. Dietro a tale trattativa ci sarebbe lo stesso Governo Meloni interessato ad allungare i rami del commercio del Bel Paese in territori lontani.

Non per nulla negli ultimi mesi ci sarebbero stati contatti con Byd, Chery, Dongfeng e Jac, ma nel caso in questione la volontà sarebbe quella di dare vita ad un’operazione più complessa rispetto ad una semplice collaborazione, un po’ sulla stregua di quanto avvenuto in Gran Bretagna con il passaggio di mano del brand MG dall’Inghilterra al Dragone grazie alla SAIC.

Addio Innocenti e Autobianchi: ecco cosa può accadere

Ad essere sacrificate sarebbero due Case amatissime come la Innocenti e la Autobianchi, riconosciute soprattutto da un pubblico di età più elevata, grazie a vetture che oggi sono considerate come patrimoni vintage. In tempi recenti si è parlato di un loro rilancio in chiave low cost, ma ad inizio primavera qualcosa ha iniziato a muoversi in un’altra direzione.

Autobianchi, pronto il rilancio con i cinesi
Autobianchi A112 (AdobeStock) – Fuoristrada.it

A dare l’abbrivio alle discussioni sul futuro è stata la vicenda legata al SUV Alfa Romeo dal nome evocativo Milano, ma in realtà prodotto in Polonia, ma altresì la normativa UE che tutela le indicazioni geografiche per gli articoli manifatturieri e quella relativa all’acquisizione di marchi storici da parte del Ministero se in processo di cessazione o inutilizzati da almeno cinque anni.

A questo proposito, consultando l’Uibm, l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, emerge come il nostro Esecutivo abbia ottenuto la registrazione di entrambi i brand seppur con caratteristiche grafiche differenti da quelle usate in passato da FIAT ed FCA. I dubbi sull’avvenire, quindi,  rimangono, ma quello che è stato appena compiuto potrebbe essere il primo passo verso il via libera all’asse Roma-Pechino, per l’avvio della produzione sul nostro territorio di vetture marchiate Autobianchi e Innocenti, seppur sotto bandiera cinese.

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