Problemi da risolvere in casa Stellantis che si ritrova a dover affrontare un’azione legale importante. Difendersi non sarà semplice
È un periodo certamente difficile quello che stanno vivendo le aziende che operano nel settore automobilistico legato certamente alle difficoltà che la potenziale clientela attraversa a livello economico, al punto tale da ponderare ogni acquisto. L’idea di fare un investimento pesante come può essere quello previsto per l’acquisto di una nuova auto può fare paura e, di questo, i brand inevitabilmente ne risentono. 
Coinvolta appieno in questo scenario è anche Stellantis che ora si ritrova a dover far fronte a un altro problema non da poco che può compromettere e non poco il suo prestigio. Come ha riportato il sito motorisumotori che cita l’Automobile Magazine, nei giorni scorsi, è stata avviata un’azione legale contro Stellantis a causa di alcuni problemi riscontrati ad alcune vetture.
La vicenda si inserisce nell’ambito della campagna di richiamo che ha coinvolto ben 600 mila veicoli tra Citroen C3 e DS3 a causa di un problema inerente gli airbag realizzati da Takata, azienda giapponese che già in passato è finita nel mirino a causa di alcuni malfunzionamenti.
Sulla base di quanto emerso, questi dispositivi, determinanti per la sicurezza in ogni vettura, potrebbero attivarsi in caso di incidente con la dispersione di parti metalliche, le quali potrebbero impattare contro le persone che sono presenti all’interno dell’abitacolo con grave danno alla loro incolumità.
Azione legale contro Stellantis: cosa sta accadendo
Il Gruppo automobilistico per cautelarsi ha inviato una lettera di richiamo ai proprietari delle vetture coinvolte, con la quale si intima di sospendere immediatamente la guida e fermare il veicolo in attesa della riparazione.
Una situazione che ha generato inconvenienti non da poco per chi è abituato a utilizzare l’auto tutti i giorni. La campagna di richiamo va decisamente a rilento. I pezzi di ricambio e le auto di cortesia non sono disponibili in tempi rapidi. Per questo il problema non può che essere di grave portata in attesa che la situazione possa essere risolta.
C’è tuttavia chi ha pensato di agire per vie. La piattaforma Myleo, composta dagli stessi avvocati che si sono occupati della situazione legata ai problemi con i motori PureTech, avrebbe deciso di tutelare le persone che hanno subito un danno per l’impedimento all’utilizzo dell’auto, avviando un’azione legale contro Stellantis. Chi è interessato e si ritrova a essere tra i clienti che hanno ricevuto una lettera di richiamo può iscriversi alla piattaforma a un costo di 339 euro per procedere con la causa.
Almeno per ora, alla causa possono partecipare solo gli automobilisti francesi, ma non è detto che la situazione non sia destinata ad allargarsi ad altre nazioni, in virtù dell’entità del numero di persone che si ritrovano a vivere problematiche inerenti la mancata riparazione o l’assenza di un veicolo sostitutivo. I risarcimenti, però, se davvero ci saranno, difficilmente saranno concessi non prima di qualche anno.