Se monti l’impianto a GPL nella tua auto te lo paga lo Stato: stanno approfittando tutti, come richiederlo

Trasformare la propria auto in un modello a GPL è possibile, è lo Stato a prendersi carico dei costi, ecco come.

Lo scetticismo che fino a qualche tempo fa si respirava nei confronti delle auto a GPL si sta lentamente raffreddando. A dimostrarlo, come sempre, sono i numeri: rispetto al 2022 lo scorso anno c’è stata una crescita del numero di immatricolazioni pari al 9%, a conferma di come possa essere considerata una valida alternativa rispetto alle vetture termiche.

Auto GPL, impianto gratis dallo stato
Auto GPL – Fuoristrada.it

Tanti apprezzano questa soluzione soprattutto perchè consente di percorrere molti chilometri a un costo inferiore della benzina. Un elemento che non può che essere determinante, in una fase come questa in cui fare rifornimento costa sempre di più. Si dà inoltre un contributo importante all’ambiente, cosa che è possibile in misura inferiore con un modello benzina o diesel. Chi è indeciso su cosa acquistare potrebbe quindi prendere in seria considerazione un modello di questo tipo.

Avere un’auto a GPL è più facile

Chi ha acquistato recentemente un’auto e ha puntato su benzina e diesel potrebbe essersi pentito, in virtù dei costi di mantenimento elevati che possono essere richiesti. Niente paura, non è necessario rottamare la vettura, è possibile trasformarla in un GPL senza troppa fatica, ma soprattutto a costo quasi zero.

A partire da questo mese di luglio che è da poco iniziato è infatti possibile prenotare i contributi per l’acquisto e l’installazione di impianti a GPL o a metano, validi per veicoli di categoria M1 con classe ambientale almeno Euro 4. Unica condizione richiesta è quella che gli impianti siano omologati con classe ambientale almeno Euro 4.

auto GPL impianto paga lo Stato
Adesso è disponibile un incentivo davvero vantaggioso – Foto: Cabva – Ecodibasilicata.it

Si punta attraverso questo sistema a sensibilizzare gli automobilisti su come possa essere importante ridurre le emissioni e facilitare così chi ha il desiderio di avere un mezzo sostenibile, ma senza fare grossi investimenti, cosa che evidentemente in un periodo come questo è impossibile per molti. Insomma, si pensa a migliorare la qualità dell’aria, ma con un occhio anche alla situazione economica della maggior parte degli italiani.

Il contributo economico a cui si ha diritto per chi decide di sfruttare questa iniziativa varia tra 400 euro per il Gpl e 800 euro per il metano. Chi è interessato può procedere attraverso la piattaforma Invitalia. L’incentivo viene applicato sotto forma di sconto immediato sul costo totale della conversione, così da non appesantire eccessivamente le tasche di ogni proprietario. A quel punto sarà l’officina che si occupa dell’operazione a ricevere il contributo, con la garanzia di poterlo recuperare dall’impresa costruttrice o importatrice dell’impianto. Questa, a sua volta, riceverà quanto previsto come credito d’imposta, da utilizzare in compensazione con il modello F24.

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