La Formula 1 verso una rivoluzione totale. In questa maniera hanno vinto i piloti. E’ stata già avviata la sperimentazione
La Formula 1 è in continua evoluzione. Considerata l’apice della tecnologia motoristica, da quando è nata non ha mai smesso di alzare l’asticella sul fronte delle innovazioni nell’ottica di un miglioramento delle prestazioni e della sicurezza.
Va detto che non tutte le introduzioni sono state subito ben accolte dai piloti. Si pensi anzitutto all’Halo, quella struttura in carbonio che, dal 2018, protegge l’abitacolo delle monoposto. Un’innovazione, all’inizio non gradita, ma sulla quale si sono ricreduti tutti quando, nel 2020, Romain Grosjean è stato vittima di un tragico incidente in Bahrain, dal quale si è salvato proprio per la presenza di questo dispositivo.
Sulla scia dell’Halo e di altre migliorie inserite nelle monoposto, presto potrebbe subentrare un nuovo strumento che verrà certamente apprezzato dai piloti. Tutto è partito dal 2023, precisamente dal GP del Qatar quando, a causa delle alte temperature, diversi protagonisti accusarono dei malori. Tra questi, il pilota canadese della Aston Martin, Lance Stroll, il quale fu addirittura trasportato al centro medico dopo aver perso i sensi.
Grande novità in Formula 1, la Federazione avvia la sperimentazione
La situazione vissuta in Qatar ha portato un po’ tutte le squadre a chiedere dei provvedimenti alla Federazione Internazionale, ottenendo la possibilità di aprire una seconda presa d’aria sul telaio, in modo da agevolare un flusso maggiore all’interno del cockpit. Un intervento di emergenza e momentaneo, sfociato nello studio di un vero e proprio impianto di climatizzazione, seppur più semplice ed essenziale rispetto a quello montato sulle macchine stradali.
L’obiettivo è chiaramente quello di agevolare l’ingresso di aria fresca in auto, in maniera da contrastare il caldo che su alcuni tracciati è davvero insopportabile. Da un progetto su carta si è ora passati alla vera e propria realizzazione, tanto che il primo test verrà effettuato nel GP dell’Olanda, a Zandvoort, primo appuntamento dopo la pausa estiva. Qualora in quell’occasione, la sperimentazione dovesse sortire gli effetti sperati, seguiranno altre verifiche sul campo, prima dell’effettivo obbligo di inserimento.
Va sottolineato che, in ogni caso, il “climatizzatore” non potrà essere attivato in tutte le corse, ma soltanto in quelle dove il calore è più pressante. Qualcosa di analogo accade già per il poggiatesta, diverso a seconda delle condizioni che si incontrano.