L’Alfa Romeo sta attraversando una fase di grande crescita, dopo anni bui. Ora sono spuntati due problemi inquietanti.
Il Biscione si è rianimato con il lancio di SUV adatti a spostamenti urbani ed extraurbani. La Junior, la Stelvio e la Tonale coniugano la sportività Alfa in una concezione, completamente, nuova. Senza troppo giri di parole i vertici della casa di Arese hanno spiegato che stanno cavalcando l’hype degli Sport Utility Vehicle perché è questo ciò che vogliono oggi i clienti.
I puristi del Biscione storsero il naso quando videro i primi modelli a ruote alte. Anno dopo anno la gamma è stata allargata in quella direzione, facendo respirare i conti in rosso. I piani del brand sono quelli di puntare ad una gamma 100% elettrica a stretto giro. La produzione di alcuni modelli potrebbe essere arrestata. Il mercato italiano non sembra ancora maturo per il fatidico passaggio all’elettrico. Nonostante siano arrivate versioni alla spina a spingere forte i SUV sono ancora i cari vecchi motori termici ad ammaliare.
Alfa Romeo, scatta il richiamo
E’ arrivata una brutta notizia per alcuni possessori di Stelvio e Giulia. Il brand ha emesso un richiamo di sicurezza per 9.037 esemplari della berlina Giulia e del crossover Stelvio. I modelli costruiti sulla nota piattaforma Giorgio sono stati realizzati con informazioni errate sulla targhetta, sulle mescole e sulle etichette del produttore. Non sono emesse in modo corretto le informazioni relative alla pressione di gonfiaggio degli pneumatici a freddo e le dimensioni degli pneumatici.
Si tratta di un brutta bega perché se le gomme sono troppo gonfie o, al contrario, eccessivamente sgonfie possono condurre ad incidenti. I modelli non risulterebbero conformi allo standard federale americano sulla sicurezza dei veicoli a motore 110. La questione è stata messa sotto la lente d’ingrandimento dei vertici di Stellantis il 25 marzo scorso. E’ stato emesso il richiamo numero 81B, conosciuto come 24V-512 nel gergo della National Highway Traffic Safety Administration. il richiamo comprende i veicoli Stelvio del 2021, 2023 e 2024, oltre ai veicoli Giulia dal 2017 al 2018 e dal 2021 al 2024.
I tecnici dovranno provvedere alla sostituzione delle etichette con le informazioni corrette, dopo un lungo processo di indagine. L’operazione sarà gratuita ma la filale americana di FCA LLC non ha segnalato quali versioni di Giulia e Stelvio sono state prodotte con etichette dubbie. Negli Stati Uniti i clienti hanno solo due scelte: turbo I4 o biturbo V6 della versione pepata Quadrifoglio. Questo motore è stato elaborato dall’ing. Gianluca Pivetti, il medesimo ingegnere accreditato del V8 biturbo F154.
La Maserati ha scelto di sostituire l’F154 con un motore a sei cilindri che vanta delle similitudini con il V8 della casa modenese. Stesso destino spetterà alle nuove versioni di Stelvio e Giulia che arriveranno nei prossimi anni.