Cambia tutto per l’esame della Patente. Se ne è discusso anche in Parlamento. La pratica non deve essere più ammessa
Conseguire la patente di guida è molto più complicato che in passato, almeno per quanto concerne la prova pratica per cui un tempo erano richieste meno “abilità”. A partire dall’aprile 2012, come stabilito dall’articolo 122 del CdS, non è infatti più possibile accedere all’esame finale per il conseguimento della licenza di guida, se non dopo aver completato almeno 6 ore di guida in condizioni di buio, oltre che in autostrada o su strade extraurbane.
Per quanto riguarda la parte teorica, c’è invece qualche aiuto in più. Ad esempio sono disponibili app per smartphone che consentono di compiere simulazioni di quiz, così da arrivare al giorno fatidico della prova sapendo cosa aspettarsi. Chi è meno avvezzo alla tecnologia può sempre usufruire di libri scritti ad hoc per gli esaminandi che, ugualmente, aiutano a prepararsi per fronteggiare al meglio i vari quesiti proposti.
Negli ultimi tempi hanno cominciato a farsi largo altri sistemi per ottenere l’ambita licenza, alcuni potenzialmente illegali. A questo proposito dopo la presa di posizione del Ministro Salvini che, in più di un’occasione, ha ribadito la volontà di cambiare la procedura d’esame, è appena arrivato un altro aggiornamento importantissimo.
Esame patente, l’appello dell’UNASCA sulla regolarità
Tutto ruota attorno a corsi online che prometterebbero il conseguimento della patente con metodi contrari alla normativa vigente. L’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Andrea Caroppo al Ministro Salvini a proposito dell’irregolarità di una pratica che può compromettere la sicurezza stradale, è stata accolta con soddisfazione dall’Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica (UNASCA).
Come stabilito dal Decreto Ministeriale numero 317 del 1995, la formazione è valida solamente se in presenza e svolta da personale qualificato. La moderna tecnologia, invece, ha portato ad un aumento di alternative telematiche, in barba ai requisiti fondamentali.
Nella nota diffusa da UNASCA, che riprende le dichiarazioni del segretario nazionale dell’ente Alfredo Boenzi, si legge come la “situazione descritta rappresenti un grave pericolo per tutti gli utenti della strada” e come sia necessario “un intervento urgente da parte delle autorità per porre fine a questi metodi illegali“.
Il documento insiste inoltre sull’importanza di percorsi formativi adeguati e nel rispetto della legge, in quanto la sicurezza stradale dipende proprio dalla qualità della preparazione ricevuta. Viene ribadita altresì l’essenzialità di affidarsi solamente ad autoscuole autorizzate.