Il brand tedesco Opel è tra i migliori in Europa per qualità e affidabilità dei motori. Ecco chi c’è dietro alla loro produzione.
Il marchio Opel è stato creato, nel 1862, da Adam Opel per fabbricare macchine da cucire, e in seguito biciclette. Quando arrivò il boom delle automobili l’imprenditore decise di creare a Rüsselsheim le prime vetture. Il progetto prese vita nel 1899.
Da 1901 e il 1930 il brand Opel si lanciò con convinzione anche nell’industria delle due ruote. Il 17 marzo 1929 i fratelli Wilhelm e Friedrich von Opel cedettero, a causa della crisi economica, l’azienda alla General Motors. L’80% delle azioni finirono nelle mani del colosso americano. Ai tempi fu una transazione epocale perché Opel era il marchio numero 1 in Germania.
La General Motors, nel 1931, chiuse l’acquisizione senza determinare una indipendenza gestionale, tecnica e produttiva dell’azienda tedesca. Nel frattempo scoppiò la Seconda Guerra Mondiale e fu una mazzata per tutti i costruttori teutonici. Dopo la fine del conflitto bellico vennero prodotte auto iconiche, tra cui la Rekord (1953), la GT (1968), l’Ascona e la Manta (1970), la GT (1971), la Monza (1977), le Kadett (1979 e 1984).
I decenni successivi furono caratterizzati da una gamma piuttosto variegata. Arrivarono l’Omega (1996), la Vectra (1988), la Calibra (1990), la sportiva Tigra (1994), il confortevole monovolume Zafira (1999), senza dimenticare l’utilitaria Corsa, l’Astra, la Mokka e l’Insignia. Il listino offriva un ampio ventaglio di modelli con tanta tecnologia a bordo e design sempre più ricercati. La svolta arrivò nel 2017 con l’acquisizione del brand da parte del potente Gruppo PSA.
I motori della Opel
Dopo l’unificazione con i marchi Peugeot, Citroen e DS, sotto l’effige PSA, il brand Opel è tornato a volare. Nel 2021 è rientrato nel vasto Gruppo Stellantis, producendo sulle medesime piattaforme degli altri brand vetture accattivanti. Oggi il listino è piuttosto ampio e guarda al futuro con la produzione di auto elettriche all’avanguardia. Date una occhiata al rilancio di un modello iconico in salsa elettrica.
Per decenni i motori Opel son stati un affare della General Motors. Con il nome GM Family I si faceva riferimento alla grande famiglia di motori a combustione realizzati a partire dal 1979, inizialmente dalla sola Opel e poi dall’intero gruppo americano. Con il passaggio ai cugini francesi di PSA e, in seguito, al Gruppo Stellantis c’è stata un cambio di passo e i fatturati sono tornati positivi. L’affidabilità teutonica, unita al know-how del colosso italo-francese, ha fatto la differenza.