Luca Cordero di Montezemolo è tra i manager più importanti della storia italiana. Ecco di cosa si occupa oggi.
Nato a Bologna, il 31 agosto 1947, da Massimo Cordero di Montezemolo e da Clotilde Neri, Luca mise in mostra la sua passione per le auto sin da giovanissimo. Dopo essersi diplomato al liceo classico dell’Istituto Massimiliano Massimo di Roma, studiò giurisprudenza all’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Già a quell’età era solito sgasare a bordo di potenti vetture sportive.
Volò negli Stati Unit per specializzarsi in Diritto Internazionale alla Columbia University di New York. Dopo la pratica nello studio legale Chiomenti di Roma, iniziò a cimentarsi nel ramo legale nello studio Bergreen & Bergreen di New York. Nel weekend, tolto il colletto bianco, si divertiva a gareggiare a bordo Fiat 500 Giannini. Partecipò, nel 1969, alla Marathon de la Route al Nürburgring, al volante di una FIAT 125 S di serie.
Montezemolo andava forte in pista e scelse di prendere parte alle sfide nei rally internazionali, al volante della FIAT 124 S e 125 S. Cesare Fiorio, ex direttore sportivo Lancia e Fiat, decise di proporgli un contratto nella squadra ufficiale Lancia. Il bolognese si presentò al Rally d’Italia del 1971, al volante di una Fulvia 1.6 Coupé HF, al Rally dell’isola d’Elba, a quello dei 999 minuti e all’appuntamento del Medio Adriatico. Dopo aver esposto il suo punto sulla Ferrari, in radio, venne convocato da Enzo che gli propose un ruolo di assistente e responsabile del reparto corse.
L’attuale vita di Montezemolo
Il bolognese ottenne i primi successi con la Rossa negli anni ’70. La Scuderia si aggiudicò il titolo costruttori di Formula 1 per 3 anni consecutivi, dal 1975 al 1977, e due Mondiali piloti con Niki Lauda nel 1975 e 1977. In seguito Montezemolo divenne il responsabile delle relazioni esterne della FIAT e il Presidente della Sisport Fiat. Divenne l’Amministratore Delegato della Itedi – Italiana Edizioni, holding che controllava il quotidiano La Stampa e le altre attività del Gruppo FIAT nel settore editoriale.
Ha lavorato, come a.d., della Cinzano, nei progetti dell’America’s Cup di vela e al Mondiale ’90. Poi da Presidente della Ferrari celebrò ben 6 titoli costruttori di fila, dal 1999 al 2004. Michael Schumacher, dopo i 2 Mondiali con la Benetton, vinse altri 5 riconoscimenti iridati, dal 2000 al 2004. Dovette defilarsi per il nuovo corso targato Marchionne. Ha ricevuto il Collare d’oro al merito sportivo, il 15 dicembre 2014. Ecco a quanto ammonta il suo patrimonio.
Fuori dai confini nazionali ha ottenuto la nomina di chevalier della Légion d’Honneur, su proposta del Presidente della Repubblica Francese Jacques Chirac. Dall’aprile 2018 è presidente di Manifatture Sigaro Toscano S.p.A.. È presidente anche del Consiglio di Amministrazione di Telethon. Si era parlato di un suo rientro in F1 con l’Aston Martin, tuttavia Montezemolo ha preferito non tradire la Rossa e godersi una pensione dorata.