Limiti di velocità, tutto stravolto in Italia: adesso toccherà adeguarsi

L’applicazione dei limiti di velocità fa sempre discutere nell’ambito della viabilità. Ecco cosa è emerso recentemente

I limiti di velocità sono uno degli aspetti principali nelle disposizioni del Codice della Strada. La loro osservanza è fondamentale per la corretta gestione della viabilità sui vari tratti stradali. Inoltre il mancato rispetto degli stessi può tramutarsi in una multa alquanto salata.

Limiti velocità Italia
Limiti di velocità, spunta un dato interessante – Fuoristrada.it

Se il limite che superiamo va dai 10 ai 40 chilometri orari in più rispetto a quanto consentito, la multa può arrivare addirittura a 695 euro. Nel caso in cui l’eccesso di velocità supera i 40 km/h (e magari raggiunge i 60 km/h d’eccesso), la sanzione amministrativa va dai 544 ai 2.174 euro.

Questi numeri dovrebbero far capire quanto si rischia, lato economico e di sicurezza, in strada con il superamento di determinate soglie di velocità. Anche se, come stiamo per vedere, talvolta il problema è proprio l’esasperazione dei limiti. A dirlo non siamo noi, ma uno studio scientifico.

Limite di velocità basso, cosa è emerso dallo studio

Il limite di velocità troppo basso può diventare un problema in certi casi e, a dimostrarlo, ci ha pensato una ricerca del MIT Senseable City Lab. Lo studio ha riguardato le zone in cui i limiti imposti sono di 30 chilometri orari. A quanto pare, la riduzione a questa soglia limite ha portato a un aumento delle emissioni di monossido di carbonio, di anidride carbonica, ossidi di azoto e particolato. I dati raccolti, in collaborazione con Unipol Tech, sono stati raccolti a Milano.

Limiti velocità dati studio
Limite velocità, lo studio fa emergere un problema inatteso – Fuoristrada.it

Lo studio si è articolato in sette settimane. Innanzitutto è  risultato chiaro che la velocità media del traffico nel centro di Milano è già inferiore ai 30 km/h (media di 28 km/h). Ma perché aumenta l’inquinamento? Il motivo è principalmente legato al fatto che i motori endotermici – per capirci, quelli alimentati da benzina e diesel – sono pensati per essere più efficienti possibile, con il range migliore di consumo che si attesta solitamente sugli 80 chilometri orari. Logico, quindi, che se si va a toccare la soglia limite dei 30 km/h, l’auto non ci ringrazierà affatto. E non lo farà nemmeno l’aria, dato che andremo a inquinare di più.

Per capirci, con l’applicazione del limite di 30 chilometri orari in un territorio intero, è previsto un aumento delle emissioni di CO2 dell’1,5% e di particolato del 2,7%. Numeri, questi, che davvero fanno riflette in quanto, a livello di inquinamento, la problematica persiste anche in queste situazioni di percorrenza, apparentemente meno “pericolose” di altre.

La riduzione del limite di velocità – specifica ulteriormente lo studio – dimostra un lieve aumento dei tempi di percorrenza e un incremento della distanza media da percorrere per completare un tragitto. Di conseguenza si utilizza l’auto a bassi regimi e per un tempo maggiore con ricadute non certo favorevoli per la qualità dell’aria.

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