L’industria dell’Automotive 2.0 non sorride sempre a tutti. Un noto marchio americano è finito in una crisi così profonda che sta regalando i suoi SUV elettrici.
Non tutte le ciambelle riescono con il buco. Negli Stati Uniti, erroneamente, si riportano sempre i modelli di eccellenza come può essere la Tesla nel settore delle elettriche. Se Elon Musk ha creato uno dei marchi più potenti al mondo, altri progetti sono, miseramente, falliti.
La dead line del 2035 ha portato tantissimi imprenditori a lanciarsi nell’industria elettrica. I risultati? Sono sorti brand come funghi ma molti progetti non sono decollati. Inoltre, quasi tutti i costruttori hanno promosso la realizzazione di Sport Utility Vehicle. La concorrenza è aumentata e un marchio ha preso una decisione piuttosto particolare. Dopo aver dichiarato il fallimento, la Fisker ha scelto di far fuori l’invenduto. In questi casi la tecnica della svendita è l’unica soluzione per convincere dei clienti scettici.
La Fisker ha avuto tantissimi problemi con il suo Ocean. Il SUV avrebbe dovuto ammaliare milioni di progressisti green, ma ben 11.308 vetture sono state richiamate per un problema con la pompa elettrica dell’acqua. Non è la prima volta che il brand ha disilluso le aspettative degli appassionati. Dopo una partenza sprint per il marchio sono cominciati i guai tecnici e finanziari. La Fisker ha già dichiarato fallimento, nel 2013, passando sotto il controllo dell’azienda cinese Wanxiang. La produzione è ricominciata con una nuova gamma di prodotti che ha portato ad una nuova battuta d’arresto.
La svendita delle Fisker
Dopo aver dichiarato bancarotta, la casa americana ha deciso di svendere i SUV elettrici Ocean. Si tratta di un fallimento per l’intera industria 2.0. Il marchio ha fatto una scelta che almeno ha richiamato l’attenzione degli appassionati. I vertici della Fisker hanno deciso di commercializzare gli Ocean ad una cifra compresa tra i 2.500 ed i 16.500 dollari, dal momento che ne sono rimaste in magazzino ben 3.231 unità.
Sono stati svenduti tramite una società statunitense di leasing, la American Lease, che ha proposto i mezzi. Di base la vettura partiva da 40mila dollari. Con gli optional il SUV sfiorava i 70mila euro. Le cifre proposte ora sono ridicole. La vendita all’ingrosso è in attesa di approvazione giudiziaria, ma a fare una brutta figura è solo Henrik Fisker, fondatore e responsabile della progettazione di varie vetture top in passato. L’elettrico sta nascondendo molte più problematiche di quello che si poteva immaginare in una prima fase dove l’hype era alle stelle.