Vi sono imprenditori che hanno lasciato un segno indelebile nella storiaitaliana. Tra questi c’è indubbiamente Gianni Agnelli
In un momento di boom dell’industria automobilistica italiana, il nome di Gianni Agnelli faceva tremare le pareti. Una dopo l’altra le principali realtà aziendali italiane dell’Automotive finirono sotto il controllo del celebre imprenditore.
Gli interessi degli Agnelli hanno spaziato in innumerevoli settori, dall’editoria al calcio con la Juventus in prima linea. Gianni ha saputo far crescere un impero economico. Venne nominato senatore del Regno d’Italia nella XXVI legislatura. Figlio di Edoardo Agnelli e di Aniceta Frisetti, Gianni divenne ben presto uno degli uomini più ricchi e influenti del Belpaese.
Dopo la scomparsa di suo padre, completò gli studi nel Liceo classico Massimo d’Azeglio. In seguito si è recato negli Stati Uniti, dove ha visitato New York, Detroit e Los Angeles. Una volta tornato in Italia ha iniziato la sua carriera imprenditoriale che ha coinvolto non solo la Fiat, azienda che ha reso popolare in Italia un bene che sembrava di lusso come l’automobile.
Gianni Agnelli ha anche finanziato tantissime aziende. Dalle dichiarazioni di Gianfranco Zoppas, 81enne imprenditore della provincia di Treviso, è emersa una lunga intervista pubblicata sulle pagine di Repubblica. Ebbene Gianni Agnelli ebbe un ruolo di primo piano nella crescita del brand produttore di elettrodomestici.
Agnelli, il retroscena sulla Zoppas – Zanussi
L’azienda Zoppas, nel 1970, venne assorbita e divenne parte della Zanussi, in una situazione economico-finanziaria difficile. L’attività aveva una pesante situazione debitoria con istituto di credito. Gianni Agnelli prese in mano la situazione per evitare conseguenze peggiori. Scese in campo l’Avvocato in prima persona per trovare delle soluzioni valide per salvare l’azienda, il tutto senza che nessuno, ad eccezione degli industriali coinvolti, ne fosse a conoscenza.
Erano anni diversi, nei quali gli accordi economici potevano concludersi con una facilità che oggi la burocrazia bloccherebbe.”Vennero lui e Cesare Romiti, con la copertura finanziaria di Mediobanca – ha svelato Zoppas nella citata intervista alla Repubblica – Voleva che partecipassi alla ristrutturazione e ideammo un progetto di salvataggio. Grazie a lui riuscimmo a contattare Mediobanca e io fui l’esecutore della strategia”.
Il progetto aziendale proseguì ma in pochi erano a conoscenza che a sistemare tutto fu Agnelli prima della cessione dell’azienda all’Electolux. Era un esempio di affidabilità e praticità, secondo il giudizio di Zoppas, e anche per questo non verrà dimenticato.