La FIAT fa molto discutere per quella che è la situazione societaria, ed ora emerge un nuovo aspetto molto importante da conoscere.
La FIAT è un marchio automobilistico ben noto in tutto il mondo, un tempo orgoglio italiano e simbolo di un paese che, ormai, non esiste più. La vecchia Fabbrica Italiana Automobili Torino ha dato lavoro a milioni di persone, puntava sullo Stivale in termini di produzione, con decine e decine di stabilimenti sparsi per il territorio nazionale, e solo in qualche sporadico caso le vetture venivano prodotte fuori dai nostri confini.
Al giorno d’oggi, invece, la FIAT produce la gran parte delle proprie auto all’estero, e con la gestione di Stellantis, iniziata nel gennaio del 2021, il fenomeno non ha fatto altro che allargarsi. La nuova Grande Panda viene prodotta in Serbia, la 600e in Polonia, la Topolino in Marocco, e lo stesso discorso è valido anche per gli altri marchi italiani che fanno parte della holding multinazionale olandese. Adesso, la casa di Torino fa discutere anche per un altro motivo, e siamo certi che ci saranno altre polemiche in arrivo.
FIAT, ecco l’ennesima scelta molto discussa
Tutti, al giorno d’oggi, mettono in dubbio il fatto che la FIAT sia a tutti gli effetti ancora un’azienda italiana. Come è stato evidenziato in questi giorni in un servizio denominato Autostop, andato in onda su LA7, nel programma di Corrado Formigli, ovvero 100 minuti, l’azionista di maggioranza è Exor, la holding finanziaria di John Elkann, ma per il resto, la governance della holding è francese, e straniero in generale, come si capisce dall’identità dei vari vertici.
Infatti, il CEO di Stellantis è il manager portoghese Carlos Tavares, che nel corso di questi mesi ha scatenato enormi polemiche contro il nostro Governo, attaccandolo sugli incentivi, con i vari Ministri che hanno ribattuto chiedendo una maggior produzione in Italia. Si tratta di una figura che è molto più vicina al ramo del vecchio gruppo PSA piuttosto che di FCA, e fa capire quanto Stellantis sia un’azienda più francese che italiana.
La FIAT, di conseguenza, ha un’anima che è sempre meno italiana, e la situazione degli stabilimenti del nostro paese lo conferma. Lo storico sito di produzione di Mirafiori è sempre più in crisi, e Stellantis preferisce produrre all’estero le sue nuove auto elettriche ed ibride. Andando avanti così, si arriverà presto ad un punto di non ritorno.