La 4X4 appartenuta a Gianni Agnelli si rifà il look. Così l’amatissima auto dello storico presidente FIAT torna a brillare.
Se c’è un personaggio che ha segnato la storia dell’Italia, quello è certamente Gianni Agnelli. Avvocato solo di qualifica e soprattutto amante del bel vivere tra lusso e belle donne, resta fortemente legato all’immagine della FIAT nel suo periodo di massimo splendore, quando Torino era una sorta di seconda capitale del Bel Paese, o comunque uno dei principali motori trainanti della sua economia e industria. Adesso che lui non c’è più e il tessuto lavorativo si è fatto meno solido, con tanto di minacce di chiusura di alcuni poli produttivi un tempo cardine come Mirafiori, la nostalgia di quell’epoca tanto gloriosa si fa sentire più forte. 
Non stupisce, quindi, che siano sempre più frequenti i richiami a quel periodo anche per quanto riguarda i nuovi modelli provenienti dal Lingotto. In questo senso, di recente, Garage Italia Customs, azienda creata proprio dal nipote Lapo Elkann, da poco fuoriuscito dalla dirigenza, ha voluto prendere un’auto amatissima dallo storico presidente del marchio, oltre che della Juventus, per reinterpretarla in chiave moderna. A sorprendere, è il tipo di veicolo al centro del restyling, non una supercar dalle prestazioni monstre, bensì qualcosa di molto diverso.
L’auto preferita da Gianni Agnelli si trasforma, ecco come
Ci riferiamo alla Panda 4X4. Ebbene sì, un mezzo che non ci si aspetterebbe quale oggetto del desiderio di una persona ben messa economicamente come era lui. Invece, il dirigente ne ha possedute ben undici, tanto che non era infrequente vederlo alla sua guida sulle strade di St. Mortiz, dove possedeva una casa. A renderla una macchina vincente ai suoi occhi era la praticità, ma anche una buona dose di discrezione, grazie a cui poteva muoversi in totale libertà. Provvista di motore a benzina, quattro cilindri Fire da 965 cc, era in grado di rilasciare sull’asfalto 48 cv, sebbene nelle versioni successive a quella del debutto del 1983 si toccheranno i 55 cv e addirittura i 70 cv per la diesel.
Venduta all’asta per 37mila euro, sotto il cofano vanta un Fire da 1.1 litri da 54 cv a trazione integrale. Esteticamente il preparatore ha deciso di non stravolgere niente, mantenendo il colore grigio con tocchi blu e nero, mentre le modifiche hanno perlopiù riguardato gli interni, ammodernati nei materiali delle sellerie, ma sempre in tonalità blu e nero, tramite la collaborazione con la biellese Vitale Barberis Canonico, e nell’impianto audio, con quattro autoparlanti e un subwoofer nel bagagliaio.