Elettrico e benzina messi totalmente da parte, arriva finalmente un motore rivoluzionario. Ecco di cosa si tratta.
In questi anni si parla molto della contrapposizione concernente la tecnologia elettrica e carburanti tradizionali come quelli della benzina e del diesel. Già, perché a partire dal 2035 sembra proprio che tutto quello che stiamo ampiamente utilizzando nel 2024 verrà bandito – dal punto di vista della produzione – fra poco più di dieci anni.
Questa è la vera ragione che ci porta a pensare che l’elettrico avrà la strada spianata nel futuro dell’automobile. Anche se, evidentemente, non è ancora detta l’ultima parola. Non solo perché tale alimentazione non sarà l’unica ad essere presa in considerazione nel futuro delle quattro ruote, ma anche perché c’è qualcuno che in Italia potrebbe dare il via a una mezza rivoluzione semplicemente straordinaria. Ci riferiamo in tal senso a una novità veramente impossibile da non considerare: ecco di cosa si tratta.
Elettrico e benzina, occhio alla grande novità: tutti i dettagli
Diciamo che è ancora presto per parlare di rivoluzione, ci mancherebbe, però sicuramente si tratta di una bella novità che potenzialmente potrebbe inserirsi all’interno delle varie tecnologie che caratterizzeranno l’automotive che verrà. Ci riferiamo a quanto pensato dalla Marelli, che ha brevettato di recente il primo sistema di alimentazione per motori a idrogeno; si tratta di un sistema che sfrutta iniettori ad alta pressione affidabili e silenziosi con le stesse dimensioni di quelli pensati per i carburanti tradizionali.
Tale soluzione potrebbe far compiere il tanto atteso salto di qualità alle autovetture alimentate a idrogeno, che per il momento non sembrano convincere una grossa fetta di acquirenti. Potrebbe essere positivo in tal senso coinvolgere anche un’azienda italiana di auto. Ricordiamo, infatti, che la Marelli è una società lombarda di grandissimo successo. Fa attualmente parte del Gruppo giapponese Saitama (anche se finanziariamente dipende dal fondo di private equity statunitense KKR).
Pur essendo una multinazionale italo-giapponese, però, il progetto del motore a idrogeno è da considerarsi interamente italiano. Dopotutto è stato realizzato presso il Centro di Ricerca e Sviluppo dell’area di Business Propulsion Solutions a Bologna. Una grande soddisfazione certamente, anche se va detto che è ancora molto presto per cantare vittoria. L’idrogeno è ancora molto lontano dalla possibilità di sfidare ad armi pari l’elettrico (e non solo), tuttavia un buono sviluppo di questa tecnologia potrebbe cambiare molto presto le carte in tavola: vedremo come, presto o tardi che sia.